- La Banca centrale turca ha messo fine alla politica populista del presidente Erdogan in materia monetaria e ha alzato il tasso di interesse di 650 punti base portandolo al 15 per cento.
- Una svolta voluta dalla nuova governatrice, Hafize Gaye Erkan, volto ben noto a Wall Street dove ha lavorato per anni nelle principali istituzioni creditizie tra cui Barclays Capital, Goldman Sachs e Citigroup.
- Alcuni analisti hanno affermato che la mossa suggerisce che la governatrice potrebbe avere uno spazio limitato per affrontare in modo aggressivo l'inflazione sotto la severa sorveglianza di Erdogan, visto che un sondaggio Reuters alla vigilia della decisione prevedeva che i tassi salissero al 21 per cento.
Vincere le elezioni, come ha fatto Recep Tayyip Erdogan, con l’inflazione al 40 per cento è un’impresa storica. Ma quando si esauriscono le riserve in valuta estera per mantenere il cambio a livelli accettabili non ci sono più alternative se non vuoi diventare un basket case, uno stato fallito costretto a ricorrere ai prestiti del Fmi. Così la Banca centrale turca ha messo fine alla politica populista del presidente Erdogan in materia monetaria e ha alzato il tasso di interesse di 650 punti b



