«Correre!». Sugli schermi televisivi giapponesi è comparso ieri un avviso giallo brillante con un logo che raffigura un’onda minacciosa. Così ai residenti in specifiche aree della costa è stato chiesto di evacuare immediatamente le loro case, dopo una grossa scossa di terremoto e per il rischio di uno tsunami.

Nella mattinata di martedì, il numero dei morti causati dal sisma è salito a 48. Lo shock provocato dal terremoto è stato talmente forte da provocare anche l’annullamento il tradizionale saluto pubblico di Capodanno previsto per martedì, a cui avrebbero partecipato l'Imperatore Naruhito e i membri della famiglia reale.

Un incendio e' scoppiato dopo la forte scossa di magnitudo 7,5. Le immagini con il drone

A Capodanno, i cittadini dovevano inoltrarsi verso l’interno o salire ai piani superiori degli edifici nel più breve tempo possibile, per evitare gli effetti delle onde marine che avrebbero potuto variare dai 50 centimetri ai cinque metri. Solo più tardi l’allerta tsunami, pur rimanendo attivo seppure declassato, è stato considerato “ampiamente scongiurato”, come ha fatto sapere il Pacific Tsunami Warning Center con sede alle Hawaii.

Il terremoto

Se c’è un paese al mondo che è pronto ad affrontare gli effetti dei terremoti e degli tsunami, questo è il Giappone. Ma anche le infrastrutture più idonee e la rete di protezione più efficiente per dare l’allarme alla popolazione hanno dei limiti, che non garantiscono la totale sicurezza di fronte alla imponderabilità dei disastri naturali.

Infatti almeno sei persone sono rimaste intrappolate ieri sotto le macerie dopo il crollo di alcune abitazioni nella città di Wajima, nella prefettura di Ishikawa, a seguito del terremoto di magnitudo 7,5 lungo la costa del Mar del Giappone avvenuto alle 8 ora italiana.

Lo ha affermato il capo di Gabinetto, Yashimasa Hayashi, segnalando anche il propagarsi di incendi nell‘area interessata. Il governatore della prefettura di Ishikawa, Hiroshi Ase, ha chiesto la mobilitazione delle forze di Autodifesa nelle aree colpite dal sisma. Mille soldati sono stati inviati nell'area colpita dal sisma per aiutare le operazioni di soccorso. Altri 8.500 uomini sono pronti ad essere mobilitati, come ha detto il ministro della Difesa, Minoru Kihara, citato dalla Cnn. Circa 20 aerei militari sono stati inviati per rilevare i danni.

Il bilancio delle vittime del terremoto di Capodanno e' salito a sei

Inoltre oltre 51mila persone in cinque prefetture del Giappone hanno ricevuto l‘ordine di evacuazione. Il primo ministro Fumio Kishida ha avvertito i residenti di prepararsi per il rischio di altri disastri. «I residenti devono rimanere in allerta per ulteriori possibili terremoti e invito le persone nelle aree in cui è previsto lo tsunami a evacuare il prima possibile», ha detto Kishida, già ex ministro degli Esteri giapponese e primo ministro del Giappone dal 4 ottobre 2021, nonché leader del partito Liberaldemocratico (Lpd) di centrodestra, una specie di “balena bianca” nipponica sempre al governo dal 1955, salvo due brevi periodi all’opposizione.

Altre scosse

L‘operatore delle telecomunicazioni nazionale, Ntt Docomo, ha reso noto che la rete ha subìto gravi danni a causa di numerosi tralicci divelti dal terremoto. E la compagnia ferroviaria East Japan Railway ha sospeso temporaneamente il servizio del treno ad alta velocità Shinkansen nella regione del Tohoku, la medesima della catastrofe di Fukushima.

C’è di più. I sismologi giapponesi non escludono la possibilità di una serie di scosse di assestamento su larga scala, incluso un altro sisma di forte magnitudo generato da una reazione a catena. Circa 32.500 case sono rimaste senza elettricità e numerose altre sono crollate nella prefettura giapponese di Ishikawa colpita dal sisma.

Il fantasma di Fukushima

Il terremoto ha provocato un incendio in un trasformatore della centrale nucleare di Shika, nella prefettura di Ishikawa, senza causare anomalie al funzionamento dell’impianto. Ma a preoccupare l’opinione pubblica è stata l’allerta tsunami, la più importante da quella del marzo 2011 quando si manifestò un sisma di magnitudo 9, con conseguente tsunami che portò alla catastrofe nucleare di Fukushima.

Gli effetti devastanti in Giappone fecero decidere l’allora cancelliera tedesca, Angela Merkel, di porre fine al nucleare in Germania, esplicitando quella regola aurea di come un disastro naturale dall’altra parte del mondo possa avere riflessi su questioni geopolitiche nel cortile di casa.

Corea del Sud e Russia

E visto che i terremoti non badano ai confini politici, anche le autorità sudcoreane hanno diffuso un’allerta tsunami sulla costa orientale in seguito al terremoto che ha colpito il Giappone. L‘ente meteorologico (Kma) ha avvertito che l‘onda di tsunami avrebbe potuto raggiungere la città orientale di Gangneung e quella sudorientale di Pohang.

Anche le autorità russe hanno diramato un‘allerta tsunami sulla costa occidentale dell‘isola di Sakhalin, nell‘oceano Pacifico e nelle città dell’estremo oriente di Vladivostok e Nakhodka.

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