È necessaria «un’azione urgente per affrontare la catastrofica crisi umanitaria a Gaza». Lo hanno chiesto i ministri degli Esteri del G7, riferendosi nello specifico alla situazione di 1,5 milioni di civili sfollati a Rafah. Un’ulteriore operazione militare su vasta scala nel sud della Striscia di Gaza suscita «profonda preoccupazione per le conseguenze potenzialmente devastanti» che avrebbe sulla popolazione civile.

Il segretario di stato Usa, Antony Blinken, è invece intervenuto alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera, affermando che per Israele nei prossimi mesi ci sarà una straordinaria opportunità di integrarsi in Medio Oriente, vista la disponibilità dei paesi arabi a normalizzare i legami con Tel Aviv. E al contempo «sono in corso sforzi sinceri, guidati dai paesi arabi, per riformare, rivitalizzare l’Autorità palestinese in modo che possa essere più efficace nel rappresentare gli interessi del popolo palestinese e possa essere un partner migliore per Israele in futuro».

«Questa carneficina deve finire», ha detto il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, a margine della Conferenza di Monaco, precisando che «l’unica soluzione possibile è quella di due popoli e due stati». E prosegue: «È ovvio che c’è chi non vuole che questo obiettivo si raggiunga ma noi vogliamo la pace e che finisca questa carneficina che ha portato alla morte di migliaia di persone, di civili israeliani e palestinesi».

L’ospedale

Almeno 120 pazienti e cinque squadre mediche sono bloccate senza acqua, elettricità né cibo nell’ospedale Nasser della città principale nel sud di Gaza, Khan Younis. Lo dichiara il ministero della Sanità della Striscia.

Nessun accordo

Per Hamas non può esserci un accordo per il cessate il fuoco se non porta a «una completa fine dell’aggressione, al ritiro dell’esercito di occupazione a Gaza e la rimozione del blocco della Striscia». Lo ha affermato il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, riporta Al Jazeera. Secondo Haniyeh non ci sono progressi verso il cessate il fuoco a causa di Israele, a cui richiede di liberare i prigionieri palestinesi condannati a lunghe pene detentive. 

Le vittime

Il bilancio delle vittime a Gaza, a partire dall’inizio dell’offensiva israeliana il 7 ottobre, dichiarato dal ministero della Salute gestito da Hamas, è di 28.858 palestinesi.

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