SCENARI – LA TRANSIZIONE RIMANDATA

Gli Usa offrono rimedi parziali alla crisi del gas in Europa

  • Dall’inizio della crisi, l’Europa ha avviato un drammatico ripensamento della sua quarantennale interdipendenza energetica dalla Russia, maggiore fornitore di gas e petrolio del vecchio continente.
  • Tale ripensamento implica la necessità di sostituire il 40 per cento delle importazioni di gas europee, in un contesto di mercato particolarmente difficile vista la scarsità di offerta.
  • L’Europa guarda gli Usa, ma occorre considerare i limiti del gas americano e in generale del gas naturale liquefatto (gnl) nella sostituzione delle forniture russe. Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari, scopri quali sono gli altri contributi. Per leggerli tutti è possibile abbonarsi qui.

La crisi in Ucraina si avvia a riconfigurare la geografia dei flussi energetici. Dall’inizio della crisi, l’Europa ha avviato un drammatico ripensamento della sua quarantennale interdipendenza energetica dalla Russia, maggiore fornitore di gas e petrolio del vecchio continente. Tale ripensamento implica la necessità di sostituire il 40 per cento delle importazioni di gas europee, in un contesto di mercato particolarmente difficile vista la scarsità di offerta. L’Europa guarda gli Usa, ma occorr

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