Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha esortato Israele a mostrare «clemenza» nella guerra di Gaza e ha chiesto di non usare la fame come un arma da guerra, che finora ha ucciso 29 tra bambini e anziani
Prosegue l’operazione militare Carri di Gedeone dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Nella notte almeno 16 persone sono state uccise. Raid aerei dell’Idf hanno preso di mira anche il sud del Libano, dove da giorni si è alzato il livello di tensione militare.
Intanto è iniziata la distribuzione dei primi aiuti umanitari nella Striscia. Sono del tutto insufficienti a sfamare una popolazione di due milioni di persone. Per questo motivo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha esortato Israele a mostrare «clemenza» nella guerra di Gaza e ha chiesto di non usare la fame come un arma da guerra.
Guterres: "A Gaza si vive il momento più crudele di questo conflitto"
I palestinesi a Gaza stanno vivendo "forse il periodo più crudele di questo conflitto". Lo ha denunciato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, riferendosi a una popolazione affamata e costantemente sfollata. Dopo oltre due mesi e mezzo di blocco, "finalmente gli aiuti umanitari stanno arrivando a piccoli passi", ma non abbastanza visto che da lunedì le Nazioni Unite avevano raccolto solo 115 camion di aiuti.
Ong: "Carri armati hanno assaltato ospedale a nord di Gaza"
L'ospedale Al-Awda, nel nord di Gaza, gestito da un'organizzazione partner di ActionAid, è stato "nuovamente oggetto di un violento attacco da parte dell'esercito israeliano". Lo riferisce l'ong. Nelle ultime 24 ore, spiega ActionAid, il personale ha riferito che colpi di carro armato hanno colpito il reparto di chirurgia dell'ospedale, i serbatoi d'acqua, i serbatoi di carburante e gli edifici destinati all'assistenza ambulatoriale. Anche un magazzino contenente forniture mediche è stato colpito, provocando un enorme incendio che è stato difficile domare, poichè, secondo quanto riportato, ai vigili del fuoco è stato impedito di raggiungere il sito.
"Questi attacchi inaccettabili - afferma ActionAid - sono l'ennesimo esempio della sistematica presa di mira da parte dell'esercito israeliano delle strutture sanitarie in tutta la Striscia di Gaza, in palese violazione del diritto umanitario internazionale".
Coloni israeliani assaltano villaggio in Cisgiordania. Cinque abitazioni date alle fiamme
Continuano le tensioni in Cisgiordania. Nella notte, decine di coloni israeliani hanno fatto irruzione nel villaggio palestinese di Bruchin, incendiando cinque abitazioni e altrettante automobili. Otto persone hanno riportato ustioni lievi e sono state soccorse dalla Mezzaluna rossa palestinese. All’arrivo delle forze di sicurezza israeliane, gli aggressori si erano già dileguati, ma l'esercito ha fatto sapere di aver avviato un'indagine sull'accaduto.
A Gaza sono stati uccisi sei addetti alla consegna di aiuti
Sei membri delle squadre incaricate della protezione degli aiuti umanitari a Gaza sono stati uccisi in una serie di attacchi israeliani a Deir al-Balah, al centro dell'enclave palestinese. "Condanniamo con la massima fermezza l'orrendo crimine commesso dall'esercito di occupazione israeliano contro il personale di sicurezza e di soccorso e i comitati popolari volontari nell'area di Deir al-Balah, che ha portato al martirio di sei membri delle squadre di sicurezza e di protezione degli aiuti", ha denunciato il governo di Gaza in un comunicato.
Fonti locali hanno riferito che la squadra, composta sia da agenti di polizia di Hamas che da volontari, stava proteggendo i camion da un tentativo di assalto da parte di un gruppo di individui non identificati quando le Idf hanno lanciato una serie di attacchi contro di loro.
Gli attacchi sono avvenuti, secondo la stampa palestinese, mentre i camion percorrevano l'autostrada Salah al-Din, una delle due strade principali che attraversano Gaza da nord a sud, la più vicina alla linea di demarcazione con Israele e all'area occupata dalle truppe.
"Diversi morti rimangono sul luogo del massacro, difficile da raggiungere a causa dei bombardamenti e del continuo fuoco aereo nella zona", si legge nella dichiarazione a firma di Hamas, accusando Israele di voler interrompere il flusso di aiuti umanitari "e di creare uno stato di caos e anarchia".
Un centinaio di camion sono entrati nella Striscia, dopo l'autorizzazione da parte di Israele all'ingresso di limitati aiuti umanitari. Secondo Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, l'entità degli aiuti "non si avvicina nemmeno lontanamente a coprire la portata e il volume (dei bisogni) dei 2,1 milioni di abitanti di Gaza". Prima del 7 ottobre 2023, una media di circa 500 camion carichi di beni di prima necessità per la popolazione entrava nell'enclave palestinese ogni giorno, sebbene le organizzazioni umanitarie lo considerassero già insufficiente.
AlJazeera, dall'alba nella Striscia si contano almeno 28 morti
Almeno 28 persone sono morte negli attacchi israeliani effettuati dall'alba su Gaza, secondo quanto riferiscono fonti sanitarie di Gaza, citate da AlJazeera. I raid hanno colpito diverse zone della Striscia, tra cui Khan Younis e Gaza City.
Gaza, nove morti in una casa e 50 dispersi
La Protezione civile di Gaza ha riferito di aver estratto nove corpi senza vita dalle macerie di un'abitazione di una famiglia a Jabalia, campo profughi nel nord della Striscia, sotto la quale più di 50 persone rimangono intrappolate.
"Le operazioni di ricerca sono terminate a causa della mancanza di mezzi pesanti necessari per raggiungere le persone ancora intrappolate sotto le macerie", ha riferito il portavoce della Protezione Civile, Mahmoud Basal
L'abitazione della famiglia Darmona, una casa di quattro piani, è crollata a causa dei bombardamenti dell'Idf. Da quando le operazioni di ricerca si sono concluse, nel cuore della notte, vicini e parenti stanno cercando le persone intrappolate sotto le macerie. Il campo profughi di Jabalia, dove si trovava la casa dei Dardona, è sottoposto a ordini di evacuazione da parte dell'esercito israeliano, le cui operazioni di terra stanno proseguendo nel nord di Gaza.
Attacchi in Libano dell'esercito israeliano
Aerei da guerra israeliani hanno effettuato un massiccio bombardamento di diversi insediamenti nel Libano meridionale. Lo ha riportato l'agenzia di stampa libanese NNA. L'esercito israeliano, a sua volta, ha dichiarato di aver colpito le infrastrutture militari del movimento Hezbollah, inclusi depositi di munizioni e lanciarazzi. Il primo ministro libanese Nawaf Salam ha condannato gli attacchi di Israele, definendoli un'escalation pericolosa in vista delle prossime elezioni comunali nella regione meridionale, previste per sabato, ha reso noto il servizio stampa del governo in un comunicato
La vice presidente della Commissione Ue: "A Gaza è rischio genocidio"
"È vergognoso. È una mancanza di rispetto per il diritto internazionale, per la dignità umana". La vicepresidente della Commissione Ue, la spagnola Teresa Ribera, non usa mezzi termini per descrivere la situazione a Gaza e in un'intervista a Repubblica accusa il governo Netanyahu di essere uno dei carburanti dell’antisemitismo. "Naturalmente tutti noi riteniamo che sia molto importante la libertà degli ostaggi, ma lo è anche rispettare il popolo palestinese - spiega - più di 53.000 persone sono state uccise dal 2023. Le modalità utilizzate dai governi israeliani a Gaza, pure sugli aiuti umanitari, sono vergognose". Quando le si chiede se sia possibile parlare di genocidio, risponde: "Se non lo è, è qualcosa di molto simile".
Gaza: 29 decessi legati alla fame
Il ministro della Salute palestinese ha riferito che nella Striscia di Gaza almeno 29 bambini e anziani sono morti per "decessi legati alla fame" negli ultimi giorni. Majed Abu Ramadan ha avvertito che altre migliaia di persone sono a rischio per la consegna tardiva e a rilento degli aiuti umanitari, mentre sono in corso bombardamenti dell'esercito israeliano. L'Onu ha fatto sapere che gli aiuti portati dai 90 camion dentro la Striscia sono in fase di consegna, ma sono insufficienti a garantire il fabbisogno di 2.1 milioni di persone.
Il direttore dell'Oms chiede a Israele di avere "clemenza" a Gaza
Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha esortato Israele a mostrare "clemenza" nella guerra di Gaza e ha insistito sul fatto che la pace gioverebbe allo stesso Stato ebraico. In un discorso emozionante all'assemblea annuale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che il conflitto nel territorio palestinese devastato danneggia Israele stesso e non porterà a una soluzione duratura. "Posso immaginare come si senta la gente di Gaza in questo momento. Posso sentirne l'odore. Posso visualizzarlo. Riesco persino a sentire i suoni. Ed è a causa del Ptsd (disturbo post-traumatico da stress)", ha detto Tedros, 60 anni, che da bambino ha vissuto la guerra in Etiopia. Il direttore ha aggiunto che "è davvero sbagliato" trasformare la mancanza di cibo e di forniture mediche in armi. "Ritengo che la guerra stia danneggiando lo stesso Israele e non portera' a una soluzione duratura", ha dichiarato. "Vi chiedo clemenza. È un bene per voi e per i palestinesi. È un bene per l'umanità", ha esclamato. Michael Ryan, direttore delle emergenze dell'Oms, ha riferito che 2,1 milioni di persone a Gaza sono "a rischio imminente di morte". "Almeno il 94% degli ospedali della Striscia di Gaza è danneggiato o distrutto", ha aggiunto l'organizzazione, mentre il nord di Gaza "è rimasto senza quasi nessuna assistenza medica".
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