Dopo che nella serata di mercoledì gli Stati Uniti hanno posto il veto alla risoluzione contro gli attacchi israeliani, stamane la distribuzione di cibo nella Striscia non è ripresa
Nessuna possibilità che riprenda la distribuzione degli aiuti gestita dalla Ghf nella Striscia. Questa mattina, i centri in cui i gazawi possono ottenere i pochi beni necessari alla sopravvivenza che il governo israeliano ha concesso di far arrivare alla popolazione palestinese, non riapriranno.
Raid su Gaza, Israele: «Obiettivo era la Jihad islamica»
L'esercito israeliano ha dichiarato che il raid di questa mattina su Gaza City, che ha causato la morte di tre giornalisti locali e sei feriti, mirava a un militante della Jihad islamica presente nel cortile dell'ospedale Al-Ahli. Secondo il Committee to Protect Journalists, sono oltre 180 i giornalisti uccisi dall'inizio della guerra, la maggior parte a Gaza.
Tra i morti nei raid anche un giornalista di Palestine al Youm
Il giornalista dell'emittente "Palestine al Youm" Suleiman Hajjaj è tra le tre persone uccise in seguito al bombardamento israeliano di questa mattina, che ha colpito l'ospedale Al Ahli, di Gaza City. L'emittente, conosciuta anche come "Palestine Today" o "Filastin Al Youm", è una rete televisiva satellitare in lingua araba con sedi a Gaza e a Beirut: è considerata l'organo mediatico non ufficiale del gruppo islamista militante Jihad islamica palestinese.
Khamenei: "I paesi musulmani collaborino per Gaza"
"I governi musulmani possono avere opinioni politiche divergenti su diverse questioni, ma questo non dovrebbe impedire loro di cooperare nel caso della terribile situazione a Gaza". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, aggiungendo che "i governi musulmani devono bloccare ogni via di assistenza al regime sionista e impedire alle sue mani criminali di continuare queste azioni barbariche a Gaza". In una serie di messaggi condivisi su X, Khamenei ha anche dichiarato che "gli Stati Uniti sono complici incondizionati dei crimini del regime sionista".
Netanyahu: "Avanti finché non recupereremo tutti gli ostaggi"
"In un'operazione speciale condotta dallo Shin bet e dall'esercito nella Striscia di Gaza, i corpi di due dei nostri ostaggi detenuti dall'organizzazione terroristica assassina Hamas sono stati restituiti a Israele: Judih Weinstein-Haggai e Gad Haggai del kibbutz Nir Oz, che la loro memoria sia benedetta" ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un comunicato. "Vorrei ringraziare e onorare i combattenti e i comandanti per la loro esecuzione determinata e riuscita. Non ci fermeremo né resteremo in silenzio finché non riporteremo a casa tutti i nostri ostaggi, sia i vivi che i caduti".
L'Idf recupera i corpi di due ostaggi
L'esercito israeliano ha recuperato nella notte i corpi degli ostaggi israeliani Gadi Haggai e Judih Weinstein. Lo ha annunciato la loro città natale, il kibbutz Nir Oz. Entrambi hanno cittadinanza Usa: la coppia è stata assassinata durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e la loro morte è stata confermata dall'esercito a dicembre.
Dieci morti negli attacchi sulla Striscia
La Protezione Civile nella Striscia di Gaza ha riferito che almeno 10 persone sono morte negli attacchi israeliani in diverse località del territorio palestinese. Il portavoce dell'organizzazione di soccorso, Mahmoud Bassal, ha parlato di "10 martiri finora, a causa degli attacchi israeliani dall'alba". Una casa in un quartiere sudorientale di Gaza City, un'area che ospita sfollati a Khan Yunis, nel sud del territorio, e una casa a Deir el Balah, nel centro, sono state prese di mira dagli attacchi.
Sei persone uccise in un attacco contro una tenda vicino Khan Yunis
L'agenzia di stampa palestinese Shahab ha riferito che sei persone sono state uccise in un attacco israeliano contro una tenda ad al Mawasi, a ovest di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale.
I centri di distribuzione non riapriranno per lavori di manutenzione
La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha annunciato che i suoi siti di distribuzione degli aiuti umanitari ai palestinesi non riapriranno questa mattina, come previsto, a causa di lavori di manutenzione e riparazione. La Ghf, che gestisce la distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza, ha affermato che i siti riprenderanno le operazioni più tardi nel corso della giornata, senza però specificare quando. L'organismo americano filo-israeliano ha aggiunto che condividerà le informazioni sugli orari di apertura non appena i lavori saranno terminati.
Gli Stati Uniti bocciano risoluzione Onu su cessate il fuoco
Gli Stati Uniti hanno votato contro la risoluzione Onu che chiedeva l'immediato cessate il fuoco a Gaza. Quattordici, invece, i voti a favore. Zero gli astenuti. A causa del veto degli Usa, uno dei cinque membri permanenti con potere di veto, la risoluzione è stata bocciata.
Washington ritiene che la richiesta contenuta nella risoluzione presentata al Consiglio di sicurezza, citando un "cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente, lascerebbe Hamas in condizione di condurre in futuro altri attacchi come quello del 7 ottobre, come ha promesso". Lo ha detto la rappresentante americana al Consiglio di sicurezza dell'Onu nel suo intervento, prima che la risoluzione venisse messa ai voti.
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