Lo riferisce il quotidiano Haaretz: tra i 21 punti del piano del presidente Usa per la Striscia c'è anche il ritiro graduale dell’Idf, aiuti illimitati attraverso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, la chiusura della Gaza Humanitarian Foundation e un governo temporaneo e transitorio di tecnocrati palestinesi, supervisionato dagli Stati Uniti, fino al completamento del programma di riforme dell'Anp. Almeno 82 morti nei raid di stamattina
Secondo quanto riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, Hamas avrebbe accettato in linea di principio il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, che include il rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani. Lo hanno riferito al quotidiano fonti a conoscenza della questione.
La proposta include un graduale ritiro delle Idf dalla Striscia, insieme al rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi, inclusi un centinaio con sentenze di ergastolo, in cambio degli ostaggi israeliani vivi e deceduti. Previsto anche «l'immediato invio di aiuti illimitati attraverso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, la chiusura del fondo umanitario a Gaza (Ghf), la raccolta delle armi di Hamas da parte di una forza araba e internazionale, l'impegno americano a non permettere a Israele di annettere la Cisgiordania, un graduale ritiro israeliano dalla Striscia, la creazione di un corridoio di sicurezza non presidiato intorno a Gaza e un'offerta di amnistia ai leader di Hamas in cambio del loro ritiro da Gaza», secondo quanto riporta il Times of Israel.
Il punto 15, invece, recita: «Gli Stati Uniti collaboreranno con i partner arabi e internazionali per sviluppare una forza di stabilizzazione internazionale temporanea che verrà immediatamente dispiegata a Gaza per supervisionare la sicurezza nella Striscia. La forza svilupperà e addestrerà una forza di polizia palestinese, che fungerà da organo di sicurezza interna a lungo termine». Inoltre, con la fine delle ostilità la Striscia sarà governata da un governo temporaneo e transitorio di tecnocrati palestinesi, che saranno responsabili della fornitura di servizi quotidiani alla popolazione: un comitato supervisionato da un nuovo organismo internazionale istituito dagli Usa in consultazione con partner arabi ed europei. Definirà un quadro per il finanziamento della riqualificazione di Gaza, fino al completamento del programma di riforme dell'Autorità nazionale palestinese. Un funzionario di Hamas ha però negato di aver ricevuto il suddetto piano.
Intanto un alto funzionario di Tel Aviv ha riferito ad Haaretz che Israele ha informazioni sulla posizione degli ostaggi nella Striscia: «Abbiamo una discreta conoscenza di dove si trovino». Mentre nei raid israeliani di stamattina, almeno 82 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia. Tra le vittime figurano 27 persone a Gaza City. L'emittente di Doha ricorda che dall'inizio della guerra, nell'ottobre 2023, le operazioni israeliane hanno provocato oltre 65 mila morti e più di 167mila feriti nella Striscia.
PUNTI CHIAVE
14:20
Flotilla: delegazione italiana va avanti nella missione
12:14
Funzionario di Hamas nega di aver ricevuto il piano Trump
11:40
Media: nel piano di Trump un governo transitorio a Gaza in attesa della riforma dell'Anp"
11:02
Media: "Ecco i 21 punti del piano Trump per Gaza"
10:32
Media: Israele ha informazioni su dove si trovino gli ostaggi
09:54
Media: "Hamas verso l'ok al piano di Trump, con il rilascio di tutti gli ostaggi"
Flotilla: "Stiamo ripartendo da Creta diretti a Gaza"
La Flotilla sta ripartendo da Creta diretta a Gaza. Lo riferiscono gli attivisti. "Ieri abbiamo avuto un altro problema con una barca e abbiamo dovuto ricollocare circa 30 persone - racconta un attivista della delegazione italiana che si trova a bordo - ma ora è il momento di ripartire. Andremo a sud per evitare una tormenta a est di Creta".
Conte: "Siamo al fianco della Flotilla, assedio produce genocidio"
"Lo abbiamo detto fin dall'inizio, perché non ci siano equivoci. E' una missione internazionale, non è stata né promossa dalle forze di opposizione e in particolar modo dal M5S e non è stata neppure governata mai. C'è un consiglio direttivo di flotilla, ci sono cittadini da 44 paesi, quindi solo il fraintendimento della Meloni ha fatto credere che le forze di opposizione italiane avessero un ruolo nella vicenda". Lo ha detto il presidente del M5S rispondendo alle domande dei cronisti a margine del convegno "IDIA - IA per in bene comune" in corso a Napoli. "C'è un nostro parlamentare - ha ricordato Conte - che ha aderito come cittadino per rafforzare e dare una testimonianza sua personale di questa presenza. Il Movimento 5 Stelle ha offerto da subito il sostegno morale a questa missione. Qualsiasi decisione prenderanno noi saremo al loro fianco, perché sin dall'inizio abbiamo riconosciuto l'alto valore morale di questa missione che vuole rompere metaforicamente e concretamente l'assedio su Gaza, un assedio illegittimo che sta producendo un genocidio".
Nuove flotte per Gaza da Catania: "In contatto con la Flotilla"
Thousand Madleens to Gaza e Global Sumud sono "iniziative alleate e in contatto quotidiano". Lo affermano gli organizzatori delle due nuove flotte di barca in partenza da Catania per Gaza. "Navighiamo al loro fianco - spiegano - ma non aspetteranno che ci uniamo a loro in mare. Alcune imbarcazioni del Gsf, in particolare la Conscience, si uniranno alle Thousand Madleens in mare". Le imbarcazioni per la "maggior parte, trasportano forniture mediche, cibo secco e materiale scolastico, poiché queste sono state segnalate come alcune delle principali priorità dai palestinesi sul campo". "Siamo pronti a partire - annunciano in conferenza stampo - e non finiremo fino a quando la Palestina, vittima di attacchi senza precedenti, non sarà libera. Con noi i cittadini del mondo che finalmente si stanno ribellando e lottano, con azioni non violente, per la liberazione del popolo palestinese".
Khamenei: Israele regime più "disprezzato e isolato" del mondo
L'ayatollah Ali Khamenei ha commentato l'uscita dall'aula di diversi delegati durante l'intervento del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu all'Assemblea generale dell'Onu. Secondo la Guida suprema iraniana, "oggi il regime sionista malvagio e' il piu' disprezzato e isolato al mondo". Il messaggio e' stato diffuso su X insieme a una foto che mostra Netanyahu mentre parla a una sala in gran parte vuota, dopo l'abbandono dei rappresentanti di numerosi Paesi in segno di protesta contro la guerra a Gaza.
Flotilla: delegazione italiana va avanti nella missione
"Nonostante i sabotaggi la missione continua. L'attenzione deve essere rivolta a Gaza, dove solo all'alba di oggi sono state uccise altre 44 persone". Così la delegazione italiana della Global Sumud Flotilla sottolineando che la componente italiana è ancora presente sulle barche. "La delegazione italiana presente a bordo è composta da circa 50 persone - viene sottolineato - di cui circa 40 sono rimaste a bordo e le rimanenti hanno legittimamente deciso di tornare in Italia per proseguire l'attività insieme all'equipaggio di terra. Tra di loro la portavoce Maria Elena Delia, come è stato già comunicato".
Media: "Sale a 58 il bilancio dei morti a Gaza, anche reporter"
Sale ad almeno 58 palestinesi uccisi il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani oggi nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche. Tra i morti anche il giornalista Mohammed al-Dayah, scrive l'agenzia Wafa, colpito mentre si trovava in una tenda nel centro di Gaza.
Flotilla: "Bene disponibilità di Tajani a un incontro"
"È apprezzabile la disponibilità del ministro degli esteri Tajani a proseguire nell'interlocuzione con la delegazione italiana del Global movement to Gaza". Così la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia. "Auspichiamo tuttavia che si possa individuare rapidamente una soluzione che tenga conto tanto della gravissima emergenza umanitaria quanto della necessità di ripristinare la legalità internazionale".
Gaza, Al Jazeera: salgono a 51 i morti da stamani nei raid israeliani
Almeno 51 palestinesi sono stati uccisi oggi nella Striscia di Gaza a seguito di attacchi israeliani, secondo quanto riferito dall'emittente qatariota "Al Jazeera" citando fonti ospedaliere locali. Tra le vittime figurano 27 persone a Gaza City. L'emittente di Doha ricorda che dall'inizio della guerra, nell'ottobre 2023, le operazioni israeliane hanno provocato oltre 65 mila morti e più di 167mila feriti nella Striscia.
Flotilla pronta a ripartire: "Situazione meteo lo permette"
La Sumud Flotilla è pronta a partire in giornata, nelle prossime ore, mantenendo - almeno al momento - la rotta verso Gaza. È quanto si apprende dai membri degli equipaggi, secondo cui le notizie fornite sulle condizioni meteo permetterebbero la navigazione. Alcuni membri degli equipaggi avrebbero deciso di non ripartire e per i naviganti sono comunque in corso interlocuzioni riguardo all'ipotesi di una mediazione, affinché si possano scongiurare tensioni con le autorità israeliane.
Funzionario di Hamas nega di aver ricevuto il piano Trump
In seguito alla notizia pubblicata dal quotidiano Haaretz secondo cui Hamas avrebbe accettato la proposta di cessate il fuoco del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra di Israele a Gaza, un funzionario di Hamas ha dichiarato all'agenzia di stampa qatariota Al Araby che l'organizzazione palestinese non ha ricevuto alcuna proposta al momento. L'Amministrazione Usa ha invece detto che sia Israele sia Hamas sono state informate del piano.
Media: nel piano di Trump gazawi incoraggiati a restare nella Striscia
Con la fine della guerra nessuno sarà costretto a lasciare Gaza, e coloro che sceglieranno di andarsene potranno tornare. Inoltre, i cittadini di Gaza saranno incoraggiati a rimanere nella Striscia e verrà loro offerta l'opportunità di costruire un futuro migliore lì. È quanto prevede il piano in 21 punti per Gaza del presidente Usa Donald Trump, ottenuto dal Times of Israel e autenticato da due fonti a conoscenza della questione. Restituzione degli ostaggi in 48 ore, niente deportazioni da Gaza, disarmo di Hamas e amnistia per chi accetta la pace, percorso verso un possibile futuro stato palestinese. Sono i principali tra i 21 punti del piano elaborato dagli Stati Uniti per mettere fine alla guerra a Gaza. Lo rivela il Times of Israel. Il documento, in gran parte redatto dall'inviato Steve Witkoff, è stato condiviso dal presidente Trump con alcuni paesi arabi e musulmani nella riunione di pochi giorni fa a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Frontex: "Scortare la Flotilla non è nel nostro mandato"
"Frontex è un'agenzia di controllo delle frontiere europee, un'organizzazione civile, non militare: non abbiamo la capacità di fornire protezione o scorta" alla Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. Lo spiega all'ANSA un portavoce della stessa Frontex, precisandone i limiti di mandato dopo le sollecitazioni giunte dalla politica per l'impiego delle sue navi. In tutto, 58 eurodeputati di Sinistra, Verdi, Socialisti e non iscritti hanno scritto a Ursula von der Leyen per chiedere un intervento di Frontex. Da Bruxelles, evidenzia, non è arrivata alcuna richiesta in tal senso: "La Commissione sa che non rientra nei nostri compiti".
Media: nel piano di Trump un governo transitorio a Gaza in attesa della riforma dell'Anp"
La Striscia di Gaza con la fine della guerra sarà governata da un governo temporaneo e transitorio di tecnocrati palestinesi, che saranno responsabili della fornitura di servizi quotidiani alla popolazione della Striscia. Il comitato sarà supervisionato da un nuovo organismo internazionale istituito dagli Stati Uniti in consultazione con partner arabi ed europei. Definirà un quadro per il finanziamento della riqualificazione di Gaza, fino al completamento del programma di riforme dell'Autorità nazionale palestinese. È quanto prevede il piano in 21 punti per Gaza del presidente Usa Donald Trump, ottenuto dal Times of Israel e autenticato da due fonti a conoscenza della questione.
Tajani: "Parlerò con la portavoce della Flotilla se lo chiede"
"Se lo chiederà, io sono disposto ad ascoltare tutti, a parlare con tutti. Il mio telefono è sempre acceso, sono pronto ad ascoltare chi vuole parlare, lo abbiamo sempre fatto con tutti i nostri concittadini". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di "Libertà", la festa di Forza Italia a Telese Terme (Benevento), rispondendo a chi gli domandava se la Farnesina ha in programma un confronto con Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza, che ieri ha lasciato la Flotilla per rientrare in Italia "al fine di condurre un dialogo diretto con le istituzioni per garantire l'incolumità dei membri italiani dell'equipaggio e il raggiungimento degli obiettivi della missione nel rispetto del diritto internazionale".
Media: "Ecco i 21 punti del piano Trump per Gaza"
Il canale saudita Al-Hadath ha pubblicato i dettagli del piano in 21 punti del presidente statunitense Donald Trump per Gaza, riportando che include anche "il rilascio di migliaia di prigionieri palestinesi, tra cui 100-200 detenuti all'ergastolo". Il piano include "l'immediato invio di aiuti illimitati attraverso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, la chiusura del fondo umanitario a Gaza (Ghf), la raccolta delle armi di Hamas da parte di una forza araba e internazionale, l'impegno americano a non permettere a Israele di annettere la Cisgiordania, un graduale ritiro israeliano dalla Striscia, la creazione di un corridoio di sicurezza non presidiato intorno a Gaza e un'offerta di amnistia ai leader di Hamas in cambio del loro ritiro da Gaza". Anche il Times of Israel ha pubblicato i punti salienti del piano, confermando le anticipazioni di Hadath. Tra gli altri, il punto 15 che recita: "Gli Stati Uniti collaboreranno con i partner arabi e internazionali per sviluppare una forza di stabilizzazione internazionale temporanea che verrà immediatamente dispiegata a Gaza per supervisionare la sicurezza nella Striscia. La forza svilupperà e addestrerà una forza di polizia palestinese, che fungerà da organo di sicurezza interna a lungo termine".
Cnn: "Il piano di Trump per Gaza prevede il graduale ritiro dell'Idf"
Tra i 21 punti del piano Trump per Gaza c'è anche il ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia, preceduto dal rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla sigla dell'intesa. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Il piano, che includerebbe anche la liberazione di migliaia di detenuti palestinesi inclusi oltre 100 con sentenze all'ergastolo.
Media: Israele ha informazioni su dove si trovino gli ostaggi
Israele ha informazioni sulla posizione degli ostaggi nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito un alto funzionario israeliano, citato da Haaretz. "Abbiamo una discreta conoscenza di dove si trovino gli ostaggi", ha affermato il funzionario.
Flotilla: guasto "catastrofico" a Family Boat, ma la missione continua
"La Family Boat ha subito un guasto catastrofico al motore e non può più proseguire. Questa imbarcazione ha già resistito ad attacchi di droni con ordigni incendiari e a continue difficoltà burocratiche", "la nostra missione è incrollabile. Ci stiamo adattando immediatamente, riassegnando il coordinamento della nostra flotta e assicurandoci di continuare la nostra missione urgente. L'invasione completa di Gaza City continua a una velocità incessante e la nostra necessità di agire non è mai stata così grande.Andiamo avanti, portando con noi tutti gli aiuti che possiamo, tutte le persone che possiamo e i cuori e le menti delle maggioranze sociali del mondo. Non ci arrenderemo mai". Lo scrive su Telegram la Global Sumud Flotilla.
Media: "Hamas verso l'ok al piano di Trump, con il rilascio di tutti gli ostaggi"
Hamas ha accettato in linea di principio il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, che prevede l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. Lo riferiscono fonti a conoscenza della questione ad Haaretz. Sembra che il Qatar sia stato coinvolto nel tentativo di convincere Hamas ad accettare l'impalcatura dell'accordo e Trump spera di finalizzarlo con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu quando si incontreranno lunedì. Come parte dell'accordo per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, Israele rilascerebbe centinaia di prigionieri palestinesi e ritirerebbe gradualmente le sue forze dalla Striscia di Gaza.
Flotilla: "Non solo aiuti, vogliamo rompere l'assedio"
"Vedere la nostra missione come trasporto di dieci tonnellate di cibo a Gaza è sminuente, la missione ha lo scopo di rompere l'assedio. Che non significa sbarcare per forza a Gaza con i nostri pacchi di cibo e aiuti, ma si intende sensibilizzare i governi affinché si prendano decisioni atte a interrompere l'assedio che Israele sta facendo su Gaza e sulla Palestina". Lo dice all'ANSA Silvia Severini, 54 anni, anconetana, in questo momento si trova a bordo della Seulle, una delle barche compongono la Global Sumud Flotilla, la flotta umanitaria diretta verso Gaza in solidarietà con la popolazione palestinese e per chiedere fine al massacro del governo israeliano. Severini spiega che in questo momento l'imbarcazione è vicino alle coste greche poiché l'equipaggio ha scelto "di evitare di trovarsi in acque internazionali di notte", ma che oggi riprenderà la rotta e che già nella notte saranno "in balia degli attacchi di Israele". La tensione a bordo è alta, racconta Severini, così come la paura, soprattutto dopo gli attacchi ad alcune delle barche della Flotilla degli scorsi giorni. "Però c'è determinazione a non mollare la missione, considerate le manifestazioni che ci sono state a terra. - afferma Severini - Quando lunedì abbiamo visto quello che stava succedendo in Italia ci siamo commossi, gridavamo tra una barca e l'altra. Ma non è solo commozione, percepiamo che c'è un grande sostegno, ed è questa la forza che ci fa andare avanti. Il coraggio ce lo danno le piazze".
Al Jazeera: 38 morti da stamattina sotto i raid israeliani, tra cui 25 a Gaza City
Secondo quanto riferito dall'emittente qatariota "Al Jazeera", almeno 38 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di oggi a causa dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, tra cui 25 solo nella città di Gaza. Tra le vittime, riporta l'emittente, vi sarebbero nove membri di una stessa famiglia a Nuseirat, nel centro della Striscia, e quattro persone in un'abitazione nel campo di Shati, a ovest di Gaza City. Le squadre della difesa civile hanno denunciato difficoltà a raggiungere i civili rimasti intrappolati sotto le macerie, affermando che sarebbero ostacolate da droni israeliani. "Al Jazeera" segnala inoltre che le forze israeliane hanno continuato a colpire aree diverse della Striscia con raid ravvicinati, con esplosioni percepite ogni pochi minuti. Secondo i dati diffusi dall'emittente, dall'inizio della guerra nell'ottobre 2023 a oggi i morti palestinesi sarebbero almeno 65.549, mentre i feriti ammonterebbero a 167.518. Nella sola giornata di venerdì, aggiunge la stessa fonte, almeno 60 palestinesi sono rimasti uccisi, di cui 30 a Gaza City. Il Qatar, dove ha sede l'emittente Al Jazeera, ospita anche la leadership politica del movimento palestinese Hamas, considerato da Israele, Stati Uniti e Unione europea un'organizzazione terroristica.
Emirati: "Israele non procederà con l'annessione della Cisgiordania"
Israele non procederà con l'annessione della Cisgiordania. Lo ha dichiarato il consigliere diplomatico del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Anwar Gargash, all'indomani dell'incontro tra il ministro degli Esteri emiratino, sceicco Abdullah bin Zayed al Nahyan, e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, avvenuto a margine della 80ma Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. "Così come la posizione degli Emirati è stata decisiva nel chiudere il dossier sull'annessione delle terre palestinesi da parte di Israele, l'incontro tra lo sceicco Abdullah bin Zayed e il primo ministro israeliano rappresenta un passo coraggioso a sostegno degli sforzi internazionali per porre fine alla guerra di Gaza e raggiungere un cessate il fuoco permanente, che metta fine alla tragedia umanitaria e rafforzi il percorso verso la pace", ha scritto Gargash, già ministro degli Esteri dal 2018 al 2021, in un post su X. Il vertice bilaterale si è svolto mentre gli sforzi diplomatici internazionali si moltiplicano per fermare l'offensiva militare israeliana sulla Striscia. Lo stesso presidente statunitense Donald Trump, intervenendo ieri, ha dichiarato che "l'annessione della Cisgiordania non avverra'". All'inizio del mese, un alto funzionario emiratino aveva avvertito che un'eventuale annessione da parte di Israele avrebbe rappresentato una "linea rossa" capace di compromettere la prospettiva di integrazione regionale.
Flotilla: "Aperti a trattative concrete"
"Non c'è la volontà di andare a farsi male per forza. Noi chiediamo ai governi: è possibile dire ad Israele guardate che se attaccherete quelle barche in acque internazionali noi vi daremo delle sanzioni? Possiamo ragionare sulla possibilità che l'Italia metta un embargo sulle armi o rinunci ad alcuni accordi commerciali. Non c'è una chiusura cieca. Siamo assolutamente aperti a trattative concrete". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera, Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza. "Il direttivo - aggiunge - ha deciso di mandarmi a Roma per portare avanti di persona il dialogo con le istituzioni. Sono in questo progetto dall'inizio ma il nostro è un lavoro collettivo. Ognuno di noi deve essere al posto giusto al momento giusto. La parte più visibile del movimento è sulle barche ma ora dobbiamo evitare che qualcuno si faccia male, questa è una fase delicata, si sta rischiando moltissimo, a Creta eravamo lontanissimi da Gaza e ci hanno attaccato". Perché avete detto no all'appello del presidente Mattarella? "Abbiamo apprezzato le parole del capo dello Stato - prosegue Delia - e ne abbiamo colto l'emotività. Ma ci è sembrato che accettare spostasse l'attenzione dal punto centrale. Noi siamo dispostissimi a trovare un corridoio umanitario, che vorremmo fosse permanente, però questo non può essere un'alternativa a poter percorrere liberamente delle acque internazionali. Stiamo cercando di mettere in evidenza una stortura". Per esempio? "Israele - va avanti la portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza - potrebbe garantire che una volta al mese si apra un corridoio navale affinché le navi dell'Onu, non quelle della Flotilla, possano portare via mare degli aiuti. Ci sono tante possibilità ma bisogna fare qualcosa in più rispetto a chiedere a noi di non andare a Gaza". Cosa chiedete al governo? "Vorremo che ci ascoltassero un po' di più, magari così capirebbero che non siamo dei provocatori ma stiamo cercando di puntare un faro sul genocidio che è in atto da due anni a questa parte. Noi nasciamo da questo". Israele sostiene che la Flotilla è finanziata da Hamas anche se molti di voi non ne sono consapevoli. "Siamo al di sopra di ogni sospetto, i nostri finanziamenti sono tutti arrivati attraverso raccolte di fondi tracciate" conclude Delia.
Tajani giovedì alla Camera per comunicazioni su Gaza
Giovedì 2 ottobre, alle 9.30, nell'aula di Montecitorio si svolgono le Comunicazioni del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, sui recenti sviluppi della situazione nella Striscia di Gaza. L'appuntamento viene trasmesso in diretta sulla webtv e sul canale satellitare della Camera anche nella traduzione della lingua dei segni.
Trump: "Entusiasmo per accordo a Gaza più forte che mai"
"Stiamo avendo discussioni molto stimolanti e produttive con la comunità mediorientale riguardo a Gaza. Sono in corso intensi negoziati da quattro giorni e continueranno finché sarà necessario per raggiungere un accordo concluso con successo". Lo ha scritto Donald Trump su Truth. "Tutti i paesi della regione sono coinvolti, Hamas è consapevole di queste discussioni e Israele è stato informato a tutti i livelli, incluso Netanyahu. C'è più buona volontà ed entusiasmo per il raggiungimento di un accordo, dopo così tanti decenni, di quanto abbia mai visto prima. Dobbiamo liberare gli ostaggi e ottenere una pace permanente e duratura!".
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