Israele ha ammassato, alla periferia di Rafah, la città nel sud della Striscia di Gaza, al confine con l’Egitto, un numero sufficiente di soldati per lanciare un’invasione su larga scala sulla città nei prossimi giorni. Lo hanno riferito alla Cnn due fonti, sotto anonimato, dell’amministrazione statunitense, precisando che non è chiaro se sia stata presa definitivamente la decisione di portare avanti l’offensiva. Il vicesegretario di stato americano Kurt Campbell, citato dai media Usa, ha dichiarato che l’amministrazione Biden non crede nell’attuale strategia del governo di Benjamin Netanyahu contro Hamas: «non penso che crediamo che» la vittoria totale «sia probabile o possibile», ha detto Campbell. Le Nazioni Unite hanno confermato il numero di vittime individuato dal ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Sono oltre 35mila.

PUNTI CHIAVE

11:21

450.000 palestinesi hanno lasciato Rafah

08:30

Hrw, Israele sta attaccando sedi note di operatori umanitari a Gaza

07:59

L'Onu ha confermato le oltre 35mila vittime a Gaza

14:30

Israele: «Diversi lanci dal Libano nel nord del Paese»

L'esercito israeliano ha identificato diversi razzi lanciati dal Libano verso le aree di Arab al-Aramshe e Adamit nella Galilea occidentale. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui poco dopo l'aviazione ha colpito ed «eliminato un terrorista di Hezbollah che operava nelle vicinanze di una struttura militare dell'organizzazione nella zona di Meiss El Jabal nel sud del Libano». Nelle ultime ore - ha aggiunto la stessa fonte - aerei israeliani hanno colpito gli Hezbollah nelle aree di «Kharayeb, Halta, e Yaroun».

11:55

Usa: «La vittoria totale su Hamas è improbabile»

L'Amministrazione Biden non crede che l'attuale strategia di Israele contro Hamas possa portare a una «vittoria totale», uno sviluppo che non viene ritenuto «probabile o possibile». È in questi termini che si è espresso il vice segretario di Stato Usa, Kurt Campbell, intervenuto nelle scorse ore al Nato Youth Summit a Miami. «A volte, ascoltando con attenzione i leader israeliani parlano per lo più dell'idea di una sorta di vittoria schiacciante sul campo, di una vittoria totale - ha affermato Campbell in dichiarazioni rilanciate dai media americani - Non penso che noi crediamo questo sia probabile o possibile». 

11:21

450.000 palestinesi hanno lasciato Rafah

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa, afferma che circa 450.000 palestinesi hanno lasciato Rafah la scorsa settimana mentre l'Idf ha intensificato le sue operazioni nella città più meridionale di Gaza. Lo riporta il Times of Israel.

10:41

Qatar: «Colloqui per cessate fuoco in stallo, ha inciso Rafah»

Purtroppo le cose non sono andate nella giusta direzione e al momento siamo sostanzialmente in una fase quasi di stallo. Certamente, quanto è accaduto con Rafah ci ha riportato indietro». Si è espresso così il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, intervenuto al Qatar Economic Forum che si è aperto stamani a Doha. In dichiarazioni rilanciate dalla tv satellitare al-Jazeera, Al Thani ha assicurato che il suo Paese non ha smesso di fare da mediatore tra Israele e Hamas e che nonostante le difficoltà proseguirà nel suo impegno.

09:52

Hamas: persi i contatti con il gruppo che custodiva quattro ostaggi

Hamas ha perso i contatti con i membri che sorvegliano quattro ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto un comunicato delle Brigate al Qassam, il braccio armato del movimento islamista palestinese. «A causa dei barbari bombardamenti sionisti degli ultimi 10 giorni, i nostri contatti con un gruppo che sorvegliava quattro prigionieri sionisti, tra cui il prigioniero Hersh Goldberg-Polin, sono stati interrotti», si legge nel comunicato. Goldberg Pauline aveva lanciato un appello al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu affinché lo rilasciasse attraverso un video messaggio pubblicato dal movimento palestinese a fine aprile. 

09:22

Wsj, il Cairo vuole ridurre le relazioni con Israele per Gaza

Secondo il Wall Street Journal, l'Egitto starebbe valutando di ridimensionare le relazioni diplomatiche con Israele, senza però tagliarle. Le fonti del Wsj hanno poi aggiunto che una delle iniziative allo studio è quella del ritiro dell'ambasciatore da Tel Aviv. 

L'offensiva a Rafah sta mettendo a rischio 45 anni di pace tra Israele ed Egitto che, scrive il Wsj, «sono diventati partner essenziali, un rapporto stretto ma mai caloroso che è alla base della sicurezza nazionale di entrambi i paesi».

L'Egitto ha preannunciato la volontà di unirsi all'accusa di genocidio presentata dal Sudafrica al tribunale dell'Aia contro Israele. 

«Al momento non ci sono piani per sospendere i legami o buttare via Camp David», ha detto un'altra fonte al Wsj, riferendosi agli accordi che hanno portato al Trattato di pace del 1979, «ma finché le forze israeliane rimarranno al valico di Rafah, l'Egitto non invierà un solo camion a Rafah».

08:30

Hrw, Israele sta attaccando sedi note di operatori umanitari a Gaza

Da un rapporto pubblicato da Human Rights Watch emerge che, da ottobre, le forze di difesa israeliane hanno effettuato almeno otto attacchi contro convogli umanitari e contro le loro strutture nella Striscia, anche dopo la comunicazione da parte delle organizzazioni delle loro coordinate alle autorità israeliane. Le organizzazioni non sono state avvertite prima degli attacchi dell'Idf, che hanno ucciso o ferito almeno 31 persone.

Il convoglio dell'ong World Central Kitchen, attaccato il primo aprile, «stava percorrendo una rotta che l'organizzazione ha dichiarato di aver concordato con l'esercito israeliano». I missili hanno colpito tre veicoli, due contrassegnati con il logo dell'organizzazione sul tetto, e ucciso sette operatori umanitari.

Hrw sostiene che una bomba usata in un attacco israeliano a gennaio era di fabbricazione Usa ed è stata lanciata da un aereo F-16, con componenti di fabbricazione britannica. «Gli alleati di Israele devono riconoscere che questi attacchi che hanno ucciso gli operatori umanitari si sono ripetuti più e più volte, e devono fermarli», ha affermato il direttore associato dell'organizzazione Belkis Wille.

08:23

Usa, la «vittoria totale» di Israele su Hamas è improbabile

Il vicesegretario di stato Usa, Kurt Campbell, citato dai media statunitensi, ha precisato che l'amministrazione Biden non crede che l'attuale strategia adottata da Israele contro Hamas porterà alla «vittoria totale». «A volte i leader israeliani parlano dell'idea di una sorta di vittoria schiacciante sul campo di battaglia, di una vittoria totale, ma non penso che crediamo che ciò sia probabile o possibile», ha affermato Campbell, intervenendo al Summit della gioventù della Nato a Miami.

Campbell ha poi sottolineato che «la soluzione politica in cui i diritti dei palestinesi vengano rispettati» è complicata ma «credo ancora che l'impegno ci sia», ha aggiunto. 

Il Consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha poi ribadito che gli Stati Uniti non ritengono che a Gaza sia in corso un genocidio.

07:59

L'Onu ha confermato le oltre 35mila vittime a Gaza

Le Nazioni Unite hanno confermato che il bilancio delle vittime stimato sia di oltre 35mila persone. La cifra corrisponde a quella individuata dal ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Il chiarimento arriva dopo la pubblicazione di alcuni dati da parte dell'Ocha, agenzia Onu, che aveva dimezzato il numero di bambini e donne morte nella Striscia.

«Il numero complessivo delle vittime è stato calcolato dal ministero della sanità di Gaza, che è la nostra controparte nella gestione del bilancio delle vittime. Questo numero rimane invariato e da ottobre sono più di 35mila persone», ha dichiarato il portavoce dell'Onu Farhan Haq. Le Nazioni Unite, ha precisato Haq, non sono state in grado di verificare le cifre, ma «ciò che è cambiato è che il ministero della Salute di Gaza ha aggiornato l'elenco delle vittime, documentando tutti i dettagli».

Il numero delle vittime pubblicato dal ministero di Gaza è di almeno 35.173 palestinesi; 79.061 le persone ferite nelle operazioni militari israeliane iniziate 7 mesi fa. Nelle ultime 24 ore sono 82 i gazawi uccisi e 234 quelli feriti. Secondo quanto riportato dalle forze di difesa israeliane, inoltre, 272 soldati dello Stato ebraico sono morti durante le operazioni militari di terra nella Striscia di Gaza.

07:40

Cnn, Israele ha ammassato abbastanza truppe per l'invasione a Rafah

Israele ha ammassato, alla periferia di Rafah, la città nel sud della Striscia di Gaza, al confine con l’Egitto, un numero sufficiente di soldati per lanciare un’invasione su larga scala sulla città nei prossimi giorni. Lo hanno riferito alla Cnn due fonti, sotto anonimato, dell’amministrazione statunitense, precisando che non è chiaro se sia stata presa definitivamente la decisione di portare avanti l’offensiva.

Nella città meridionale della Striscia sono oltre 1 milione le persone sfollate. Una delle due fonti, sentita dalla Cnn, ha evidenziato l'assenza di organizzazione - «non ha ancora fatto i preparativi necessari» - da parte di Israele per una possibile evacuazione di oltre un milione di persone da Rafah.

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