Nella notte sono stati liberati due ostaggi a Gaza con un’operazione delle forze armate israeliane. Secondo la Mezzaluna Rossa palestinese sono almeno cento le vittime causate dagli ultimi attacchi su Rafah, ma il numero potrebbe aumentare.

Cresce la pressione internazionale per cercare di evitare un assedio totale israeliano nel sud della Striscia. Oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è negli Emirati Arabi Uniti, nei prossimi giorni sarà in Egitto. Al Cairo cresce la tensione: un’eventuale offensiva contro i civili a Rafah provocherebbe «conseguenze catastrofiche» secondo il ministero degli Esteri egiziano. Preoccupazioni anche da Regno Unito, Australia e l’Unione europea.

PUNTI CHIAVE

14:53

L'Egitto rinforza la sua sicurezza lungo il confine con Rafah

13:35

Israele nega l'accesso alla relatrice speciale Onu Francesca Albanese.

11:18

Si muove la diplomazia per evitare la catastrofe umanitaria

18:48

Il procuratore capo della Corte penale internazionale: "Siamo profondamente preoccupati"

«Sono profondamente preoccupato per il bombardamento segnalato e la potenziale incursione di terra da parte delle forze israeliane a Rafah», ha detto il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, su X. Finora Khan ha mantenuto un approccio neutro a differenza di quanto accaduto nella guerra in Ucraina.

18:05

La relatrice Onu: "Proverò a entrare da Rafah" 

Ad alimentare le tensioni tra Israele e le Nazioni unite è il caso di Francesca Albanese, la relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, a cui ieri è stato negato l’accesso in Israele. La decisione è stata annunciata in un comunicato congiunto pubblicato dal ministero degli Esteri e dell’Interno israeliano: «Il tempo del silenzio degli ebrei è finito. Se le Nazioni unite vogliono tornare ad essere un organismo rilevante, Antonio Guterres deve sconfessare pubblicamente le parole antisemite della loro “inviata speciale" Francesca Albanese e rimuoverla immediatamente dal suo posto. Impedirle di entrare in Israele servirà a ricordare le atrocità commesse da Hamas». Ad Albanese vengono contestate le sue parole secondo cui i fatti del 7 ottobre «sarebbero stata una reazione all’oppressione israeliana». Dopo il divieto d’ingresso da parte del governo israeliano la relatrice Onu ha detto che comunque proverà entrare attraverso il valico di Rafah. «Sono due anni che Israele mi nega di fare il mio lavoro come chiesto dall'Onu non facilitando il mio ingresso nel Territori palestinesi occupati. E sono 17 anni che lo fa nei confronti di tutti i relatori speciali che hanno ricoperto questo mandato», ha detto ieri Albanese all’Adnkronos.

16:45

Borrell: "Se cancelliamo l'Unrwa il problema dei rifugiati palestinesi sarà peggiore"

 "C'è un solo modo per sciogliere l'Unrwa: dovrebbe essere sciolta quando il problema dei rifugiati palestinese non ci sarà più. Se verrà cancellata, il problema dei rifugiati palestinesi ci sarà ancora, ma sarà ancora peggiore", ha detto l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio informale Esteri Sviluppo a proposito dell'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. "Lavoriamo insieme per una soluzione che renda possibile non dover lavorare sul problema dei rifugiati palestinesi, perché è stato risolto con la creazione di due Stati, non cancellando l'Unrwa". In conferenza è intervenuto anche il commissario generale dell'Unrwa, Philippe Lazzarini. Ha detto che non ha intenzione di dimettersi e che continuerà a lavorare per portare aiuti ai rifugiati palestinesi. Le polemiche sono scaturite dopo che l'esercito israeliano ha annunciato che secondo un'indagine interna, alcuni dipendenti dell'Unrwa sono in realtà affiliati a Hamas.

14:56

Le preoccupazioni internazionali per Rafah

Crescono le preoccupazioni per un'eventuale offensiva dell'esercito israeliano su Gaza. Secondo quanto riporta la Nbc il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è furioso con Netanyahu e il rischio di una rottura con il suo alleato è molto alto. Il portavoce del premier britannico Rishi Sunak ha detto: "Siamo ovviamente molto preoccupati per la prospettiva di un'offensiva militare a Rafah. Più della metà della popolazione di Gaza si rifugia lì e questo valico è fondamentale per garantire che gli aiuti possano raggiungere le persone che ne hanno disperatamente bisogno". Ciò che sta accadendo in Medio Oriente sarà anche oggetto di discussione oggi nel Consiglio informale dei ministri Ue che si tiene a Bruxelles. Lo ha annunciato l'Alto rappresentante per la politica estera europea Josep Borrell che ai giornalisti ha detto: "Se lanciano operazioni militari al confine con l'Egitto, come abbiamo già detto, gli aiuti umanitari non saranno in grado di arrivare a Gaza. Vediamo cosa succede nelle prossime ore. I ministri stanno seguendo la situazione, ma forse dobbiamo fare qualcosa di più che esprimere semplicemente preoccupazione".

14:53

L'Egitto rinforza la sua sicurezza lungo il confine con Rafah

EPA

Lungo il confine sono stati avvistati rinforzi di sicurezza e pattuglie intensive, soprattutto nell'area del valico di Rafah e del valico di Kerem Shalom. Nel fine settimana le autorità del Cairo avevano annunciato che l'assedio di Rafah violerebbe il trattato di pace del 1979 siglato dai due stati. Le autorità egiziane sono anche preoccupate che l'1.3 milioni di sfollati presenti a Rafah entrino nel suo territorio. "Respingiamo categoricamente lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza", ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukri. "La situazione a Gaza sta peggiorando e costituisce una violazione del diritto internazionale - ha aggiunto - Non possiamo accettare la perdita di altre vite civili nella Striscia".

13:35

Israele nega l'accesso alla relatrice speciale Onu Francesca Albanese.

 Israele ha negato l'ingresso sul suo territorio alla relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, l'italiana Francesca Albanese.  La decisione è stata presa dai ministeri degli Esteri e dell'Interno che in un comunicato hanno scritto: ""Il tempo del silenzio degli ebrei è finito. Se le Nazioni Unite vogliono tornare ad essere un organismo rilevante, il suo leader Antonio Guterres deve sconfessare pubblicamente le parole antisemite della loro 'inviata speciale' Francesca Albanese e rimuoverla immediatamente dal suo posto. Impedirle di entrare in Israele servirà a ricordare le atrocità commesse da Hamas, compreso lo spietato attacco agli innocenti", 

12:03

Un tribunale olandese vieta l'export dei componenti di F-35 verso Israele

Un tribunale olandese ha ordinato ai Paesi Bassi di sospendere la consegna di componenti per gli aerei da combattimento F-35 utilizzati da Israele nel bombardamento della Striscia di Gaza. L'ordinanza è scaturita da un appello presentato da alcune ong a difesa dei diritti umani secondo cui la fornitura di queste parti di aerei avrebbe contribuito a presunte violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, vista l'operazione israeliana iniziata lo scorso 7 ottobre.

11:18

Si muove la diplomazia per evitare la catastrofe umanitaria

È previsto un incontro tra il re Abdullah II di Giordania e il presidente degli Stati Uniti Biden, a Washington, per lavorare a un accordo di cessate il fuoco, nei giorni in cui il rischio che Israele faccia entrare le truppe via terra a Rafah è sempre più alto. I due, hanno fatto sapere, discuteranno degli «sforzi per porre fine in modo duraturo alla crisi», che ha causato fino a oggi oltre 28mila vittime, in base ai dati del ministero della Salute, gestito da Hamas. Il direttore della Cia, William J. Burns, secondo quanto riferito da una fonte al New York Times, si recherà invece in Egitto per proseguire i colloqui sugli ostaggi catturati da Hamas il 7 ottobre. Oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sarà invece negli Emirati Arabi Uniti, prima di andare al Cairo. Intanto Hamas ha già avvertito che si tirerà fuori dalle trattative in caso di assedio di Rafah.

11:14

La Casa Bianca contro l'offensiva su Rafah di Israele

EPA

La Casa Bianca ieri ha avvertito il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sostenendo che non può essere condotta un’operazione militare su Rafah senza un piano per la sicurezza per un milione di persone che si sono rifugiate nel sud della Striscia. Tra il presidente Joe Biden e Netanyahu si rischia la rottura totale, nonostante il sostegno americano fornito a Israele in questi quattro mesi di guerra. Anche l'Egitto ha cercato di avvertire il governo israeliano su possibili "conseguenze catastrofiche" in caso di un'offensiva totale su Rafah. "L'Egitto ha fatto appello alla necessità di unire tutti gli sforzi internazionali e regionali per impedire che la città palestinese di Rafah venga presa di mira", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri. Nel fine settimana l'esercito ha schierato lungo il confine oltre 20 carri armati Abrams e l'allerta è massima. Ciò nonostante per tutto il fine settimana sono continuati i raid aerei su Rafah. Secondo la Mezzaluna Rossa palestinese sono almeno cento le vittime, ma il numero potrebbe aumentare nelle prossime ore dato che centinaia di persone sono ancora sotto le macerie.

11:08

Schlein spinge per un cessate il fuoco

"La situazione è più che drammatica: bisogna fermare Netanyahu e l'attacco a Rafah per evitare un'ulteriore ecatombe oltre alla strage di civili che è già in corso da troppe settimane a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato, lo chiediamo da mesi. Chiamerò Giorgia Meloni perché è necessario che il governo si attivi", ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, in un'intervista al Corriere della Sera. "Non abbiamo visto fin qui un'iniziativa diplomatica e politica all'altezza della tradizione italiana e occorre che l'Italia invece faccia la sua parte per porre fine a questo massacro di civili e per riprendere un dialogo sulla soluzione politica dei due popoli due stati. La situazione è drammatica. La storia della piccola Hind Rajab è tremenda. È un orrore inimmaginabile di cui la storia ci chiede conto, ma già oggi, non domani", prosegue la numero uno dei dem. Domani mattina alla Camera saranno discusse sei mozioni riguardo la crisi in Medio Oriente, la maggior parte delle quali sono presentate dalle opposizioni.

11:03

Liberati due ostaggi a Gaza

Israele ha annunciato di aver liberato due ostaggi, durante gli attacchi nella notte sulla città del sud della Striscia di Gaza al confine con l’Egitto, Rafah, in un’operazione congiunta delle forze di difesa israeliane, Idf, del servizio di sicurezza israeliano Shin Bet, l’Isa, e della polizia israeliana: si tratta di Fernando Simon Marman, 60 anni, e Louis Har, 70 anni, rapiti da Hamas lo scorso 7 ottobre nel kibbutz Nir Yitzhak. Nel comunicato le forze israeliane riferiscono che sono «entrambi in buone condizioni di salute e sono stati trasferiti per accertamenti medici all'ospedale Sheba Tel Hashomer».

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