Aumenta la pressione diplomatica su Israele, che però non accenna a rallentare nei raid sulla Striscia di Gaza. Nelle ultime ore, undici nuovi riconoscimenti dello stato di Palestina, tra cui quello di Parigi. 

Stizzita la reazione di Tel Aviv, che ha le spalle coperte dagli Stati Uniti. Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani, «Israele deve fermare le bombe. Hamas liberi immediatamente gli ostaggi». Ma per il momento, Roma non riconoscerà lo stato palestinese. «L’Italia sostiene con forza il sogno dei palestinesi di avere uno Stato e continuerà a supportare l’autorità palestinese nella sua azione».

PUNTI CHIAVE

16:44

Trump ai leader mondiali: "L'immigrazione illegale distrugge i vostri Paesi"

16:40

Trump: "Riconoscere la Palestina è un regalo per Hamas, liberi gli ostaggi"

15:38

Guterres all'Onu: "Senza la soluzione a due Stati non ci sarà pace"

19:27

Hamas: "Non siamo noi l'ostacolo al raggiungimento della pace"

Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui nega ogni responsabilità per il mancato raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza. Secondo l'organizzazione, “l’amministrazione statunitense, i mediatori e il mondo sanno che Netanyahu è l’unico ostacolo a tutti i tentativi di raggiungere un accordo”.

19:15

Hamas: "Bene il riconoscimento ma servono azioni concrete"

Hamas ha accolto con favore la dichiarazione congiunta di Francia e Arabia Saudita alle Nazioni Uniti ma ha chiesto che questa si traduca in "azioni concrete" per terminare la guerra a Gaza. L'organizzazione si è nuovamente opposta al disarmo, affermando che "le armi della resistenza sono un diritto nazionale fino alla fine dell'occupazione e alla creazione di uno Stato palestinese con Gerusalemme come capitale".

18:44

Presidente Indonesia: "Disposti a mandare 20 mila soldati a Gaza per la pace"

Il presidente indonesiano, Prabowo Subianto, è intervenuto alle Nazioni Unite affermando che, se l'Assemblea deciderà, "l'Indonesia sarà pronta a schierare 20 mila o anche di più dei nostri figli e figlie per contribuire a garantire la pace a Gaza". "Crediamo nell'Onu. Continueremo a servire laddove la pace ha bisogno di guardiani, non solo con le parole, ma con boots on the ground", ha detto Subianto.

18:34

Meloni: "Il riconoscimento senza uno Stato sovrano non risolve il problema"

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito che continua a "considerare che il riconoscimento della Palestina, in assenza di uno Stato che abbia i requisiti della sovranità, non risolve il problema e non produce risultati tangibili concreti per i palestinesi". Secondo Meloni, il riconoscimento come strumento di pressione politica va bene ma "dobbiamo anche capire su chi: io penso che la principale pressione politica vada fatta nei confronti di Hamas, perchè è Hamas che ha iniziato questa guerra ed è Hamas che impedisce che la guerra finisca rifiutandosi di consegnare gli ostaggi". 

18:11

Meloni: "Riconoscimento di uno Stato palestinese solo senza Hamas"

"La maggioranza presenterà in Aula una mozione per dire che il riconoscimento della Palestina deve essere subordinato a due condizioni: il rilascio degli ostaggi e l'esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all'interno della Palestina". Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni. "Dobbiamo capire quali sono le priorità: io non sono contraria al riconoscimento della Palestina ma dobbiamo darci le priorità giuste. Spero che possa trovare anche il consenso dell'opposizione, non trova sicuramente il consenso di Hamas e degli estremisti islamisti ma dovrebbe trovare consenso nelle persone di buonsenso", ha aggiunto il presidente.

18:01

Erdogan alle Nazioni Unite: "Gaza il punto più basso dell'umanità"

Intervenuto all'Assemblea Generale Onu, il presidente turco Erdogan ha mostrato le foto dei palestinesi a Gaza chiedendo "come si può stare in silenzio davanti a questo?". Il presidente ha definito la situazione nella Striscia come "il punto più basso dell'umanità". 

17:57

Palestinesi in strada per celebrare il riconoscimento dello Stato 

In Cisgiordania, centinaia di palestinesi sono scesi in strada per festeggiare il riconoscimento di uno Stato di Palestina da parte dei Paesi occidentali. "Questo riconoscimento è il primo passo di un processo che speriamo continui. È il risultato di oltre un secolo di resistenza e determinazione del nostro popolo", ha dichiarato il segretario generale di Fatah, Jibril Rajoub. 

17:03

Trump: "L'Ue finanzia la guerra contro sé stessa"

In riferimento alla guerra in Ucraina, il presidente americano ha accusato i Paesi europei di "finanziare la guerra contro loro stessi" continuando a comprare petrolio dalla Russia.

16:49

Trump: "Con me l'America è nell'età dell'oro"

"Questa è davvero l'età d'oro dell'America", ha detto Trump durante il suo discorso all'Assemblea Generale dell'Onu. "L'America è benedetta dall'economia più forte, dall'esercito più potente e da amicizie durature", ha affermato.

16:46

Trump: "L'Iran non può possedere il nucleare"

Durante il suo discorso nel palazzo di vetro, Trump ha attaccato direttamente l'Iran definendolo "sponsor del terrorismo". "La mia posizione è molto semplice: allo sponsor numero uno al mondo non può essere permesso di possedere l'arma più pericolosa", ha detto il presidente Usa riferendosi al programma nucleare iraniano. "Dopo essere diventato presidente, ho mandato al cosiddetto Leader Supremo una lettera facendogli una offerta generosa. Gli ho promesso cooperazione piena in cambio della sospensione del programma nucleare iraniano. La risposta del regime è stata di continuare le minacce ai suoi vicini e agli interessi americani", ha aggiunto.

16:44

Trump ai leader mondiali: "L'immigrazione illegale distrugge i vostri Paesi"

Rivolgendosi ai leader internazionali, il presidente americano ha sostenuto che l'immigrazione illegale stia "distruggendo i vostri Paesi". "Se entri illegalmente negli Stati Uniti, finirai in prigione o tornerai da dove sei venuto, o forse anche più lontano", ha affermato Trump.

16:40

Trump: "Riconoscere la Palestina è un regalo per Hamas, liberi gli ostaggi"

"Il riconoscimento della Palestina è una ricompensa per Hamas e i suoi terribili attacchi", ha dichiarato Trump intervenendo all'Onu. "Chiunque voglia la pace deve essere unito in un messaggio a Hamas: liberate gli ostaggi!", ha detto il presidente Usa.

16:35

Trump: "Ho messo fine a 7 guerre, senza il sostegno dell'Onu"

Intervenendo alle Nazioni Unite, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di avere messo fine a sette conflitti nel mondo senza l'aiuto dell'Onu che "non hanno nemmeno provato ad aiutare questi Paesi". "È triste il fatto che sia stato io a dover fare tutto questo, e non l'Onu", ha affermato il presidente.

15:38

Guterres all'Onu: "Senza la soluzione a due Stati non ci sarà pace"

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha affermato che “senza la soluzione a due Stati in Medio Oriente non ci sarà pace, ma prevarrà l'estremismo e il radicalismo”. Durante l'80esima Assemblea generale all'Onu, Guterres ha ribadito che “i palestinesi hanno diritto ad avere uno Stato” e ha ringraziato il governo francese e il regno saudita "per portare avanti la soluzione a due Stati”.

15:29

San Marino riconosce lo Stato di Palestina

San Marino ha annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina. La decisione è stata presa durante l'Assemblea generale Onu a New York. Ora, 159 Stati su 193 membri delle Nazioni Unite riconoscono la Palestina. 

15:23

Rubio: "Nessuna tregua, Hamas liberi gli ostaggi"

Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha rifiutato la richiesta di tregua proposta da Hamas. Secondo Fox News, l'organizzazione avrebbe mandato una lettera al presidente americano Donald Trump chiedendo un cessato il fuoco di 60 giorni in cambio della liberazione della metà degli ostaggi israeliani. Rubio ha sostenuto la posizione di Trump dichiarando: "Perché stiamo anche solo parlando di ostaggi? Non ce ne dovrebbe essere nessuno. Dovrebbero essere tutti liberati immediatamente. Punto".

13:42

Israele richiude il valico di Allenby

Domani mattina il valico di Allenby, che collega Giordania e Cisgiordania, verrà nuovamente chiuso in entrambe le direzioni. Lo ha annunciato Israele dopo averlo riaperto al transito dei passeggeri nei giorni scorsi. La prima chiusura era avvenuta a causa di un attentato che è costato la vita a due israeliani. 

12:49

Pezeshkian in viaggio per New York: "Una preziosa opportunità"

Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, che interverrà mercoledì mattina all'Assemblea generale Onu, ha definito il viaggio a New York una "preziosa opportunità" per presentare le posizioni dell'Iran sia sul nucleare che su Gaza. Parlando della situazione nell'enclave, Pezeshkian ha condannato "i Paesi che intimidiscono e distruggono", aggiungendo che "la sicurezza non può essere esclusiva di Israele, ma la sicurezza di tutti i popoli del mondo deve essere salvaguardata".

12:12

Schlein: "Il governo sospenda gli accordi con Israele e protegga la Flotilla"

La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha chiesto "la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas", aggiungendo che "servono sanzioni per il governo israeliano e i suoi ministri" oltre a "sospendere l'accordo di cooperazione fra Ue e Israele e interrompere il memorandum militare fra governo italiano e governo israeliano". Nella relazione alla direzione del partito, la segretaria ha poi rinnovato il sostegno alla Global Sumud Flotilla, chiedendo al governo italiano "di proteggere l'incolumità degli equipaggi che anche ieri sono stati oggetto di atti intimidatori, sorvolati da diversi droni".

11:38

Borell: "Riconoscere la Palestina non è un regalo ad Hamas"

"In questo momento penso che solo Germania e Italia siano riluttanti nel riconoscere lo Stato di Palestina. E voglio aggiungere che riconoscere lo Stato di Palestina non significa fare un regalo ad Hamas, come ho sentito dire anche qui in Italia. È un modo per cercare la pace, per dire che la terra deve essere divisa tra due popoli". Lo ha detto Josep Borell, ex Alto rappresentante dell'Unione Europea, ospite dell'Università di Trento.

11:28

Idf: "640 mila palestinesi hanno lasciato Gaza City"

Dall'inizio dell'offensiva israeliana, l'Idf ha stimato che circa 640mila palestinesi abbiano lasciato Gaza City per dirigersi verso il sud della Striscia. Intanto, aerei israeliani continuano a lanciare sulla città volantini che intimano l'evacuazione.

09:39

Unrwa: "Dodici strutture colpite da raid"

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha riferito che dodici delle sue strutture a Gaza City, tra cui nove scuole e due centri sanitari, sono state colpite da attacchi israeliani diretti o indiretti nell'arco di sei giorni all'inizio di settembre. Gli attacchi, descritti nel suo ultimo rapporto sugli sviluppi a Gaza e nella Cisgiordania occupata durante la settimana iniziata l'11 settembre, hanno causato il ferimento di almeno cinque sfollati palestinesi. Il rapporto dipinge un quadro desolante del deterioramento delle condizioni a Gaza nel contesto della guerra israeliana, con un aumento di attacchi, sfollamenti e malnutrizione.

09:13

Sanchez: "Fermare il genocidio a Gaza"

"Oggi facciamo un passo cruciale rivendicando la soluzione dei due Stati in questa conferenza. Ma siamo chiari: non c'è soluzione possibile quando la popolazione di uno di questi Stati è vittima di un genocidio". Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, intervenendo ieri alla conferenza dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha visto l'adesione della Francia e altri dieci paesi, fra cui Belgio, Malta, Andorra, Lussemburgo e San Marino, al riconoscimento dello Stato di Palestina.

Il leader socialista ha avanzato due proposte concrete, La prima è completare il più rapidamente possibile il procedimento per l'ammissione della Palestina alle Nazioni Unite come membro a pieno titolo, con gli stessi doveri e diritti degli altri Stati. La seconda è "l'adozione immediata di decisioni per fermare la barbarie e rendere possibile la pace a Gaza".

08:09

Raid israeliani, 37 morti nella Striscia

Almeno 37 persone sono rimaste uccise la scorsa notte nella Striscia di Gaza durante un'operazione militare israeliana. Secondo quanto riportato dia media, l'artiglieria israeliana ha colpito i quartieri orientali e meridionali di Gaza City, provocando 30 vittime. L'attacco si inserisce nell'ambito dell'offensiva di terra lanciata da Israele per prendere il pieno controllo della città.

07:30

Arabia Saudita e Francia: "Qualsiasi annessione è una linea rossa"

Per Arabia Saudita e Francia, "porre fine alla guerra a Gaza e garantire il rilascio di tutti gli ostaggi" è una "priorità assoluta" ma "qualsiasi forma di annessione è una linea rossa". È quanto si legge in una dichiarazione congiunta diffusa dopo un incontro di alto profilo alle Nazioni Unite volto a consolidare il sostegno alla soluzione dei due Stati. La dichiarazione appare come un chiaro avvertimento a Israele di non reagire, come ipotizzato da qualche esponente del governo di Tel Aviv, al riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di diverse nazioni, annettendo la Cisgiordania.

07:07

Il premier australiano difende il riconoscimento della Palestina

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha difeso il riconoscimento dello Stato palestinese da parte del suo Paese all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ha esortato la comunità internazionale a "rompere il ciclo di violenza" in Medio Oriente per procedere verso una soluzione a due Stati. "Vogliamo che le uccisioni cessino, perche' ogni vita innocente e' importante. Ogni vita israeliana, ogni vita palestinese", ha dichiarato Albanese nel suo discorso ai leader mondiali, in cui ha accusato il governo israeliano della "catastrofe umanitaria" a Gaza.

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