Sale l’attesa per la tenuta, nelle prossime ore, della tregua che sembra in stallo tra Israele e Hamas. Oggi l’incontro di Netanyahu con Vance
«Se viola il cessate il fuoco sarà annientato». L’avvertimento di Donald Trump in direzione Hamas non lascia spazio per fraintendimenti. Ieri, l’inviato speciale Steve Witkoff e il consigliere Jared Kushner hanno incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu per puntellare la pace. Nella giornata di martedì 21 ottobre è invece atteso il vicepresidente J.D. Vance.
Secondo indiscrezioni dei media americani, nonostante le sue parole, Trump sarebbe preoccupato anche dalle intenzioni del premier israeliano, che potrebbe voler riprendere la guerra a sua volta.
«Questa guerra è finita e non tornerà» ha detto al popolo palestinese Khalil al Hayyah, leader di Hamas e capo della delegazione arrivata al Cairo. «Dopo la firma dell'accordo di Sharm el Sheikh, abbiamo acquisito certezza, determinazione e risolutezza nel portare avanti la sua attuazione fino alla fine».
PUNTI CHIAVE
15:38
Trump: "Se Hamas non farà ciò che è giusto, la sua fine sarà brutale"
11:59
Parolin: "Il comportamento dei coloni contro cristiani in Cisgiordania è inaccettabile"
11:36
Il vicepresidente Usa J.D. Vance è arrivato in Israele
Vance: "Palestinesi e israeliani devono vivere in sicurezza e stabilità"
"Dobbiamo ricostruire Gaza. Dobbiamo garantire che sia i palestinesi che vivono a Gaza, sia gli israeliani, possano vivere in un certo grado di sicurezza e stabilità", ha affermato il vice presidente J.D. Vance ribadendo che non ci saranno truppe statunitensi nella regione. Lo riporta il Guardian.
Vance: "Per la pace e la ricostruzione ci vorrà molto tempo"
"Sta andando tutto molto bene, siamo a buon punto", ha detto il vicepresidente americano J.D. Vance in visita in Israele. "Le violenze non sono la fine della tregua. Per la pace e la ricostruzione ci vorrà molto tempo”, ha aggiunto Vance.
Von der Leyen: "L'Europa deve avere un ruolo nella ricostruzione di Gaza"
"C'è speranza che la guerra a Gaza possa finalmente giungere al termine. Il nostro ordine regionale e globale si sta ridisegnando. E l'Europa deve lottare per il suo posto nel mondo, dove alcune grandi potenze sono ambivalenti o ostili nei nostri confronti", ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "Quando parliamo di indipendenza dell'Europa, parliamo della nostra capacità di plasmare questo nuovo ordine. - ha continuato von der Leyen - Questo è vero in Medio Oriente, dove l'Europa deve svolgere un ruolo nella ricostruzione di Gaza, nel rilancio della soluzione dei due Stati".
Brigate al-Qassam: "Questa sera consegneremo altri due corpi"
Hamas consegnerà "i corpi di due prigionieri israeliani riesumati oggi nella Striscia di Gaza alle 21:00 ora di Gaza". Lo hanno reso noto le Brigate al-Qassam, l'ala armata dell'organizzazione. Finora sono stati consegnati 13 dei 28 corpi degli ostaggi previsti in base all'accordo.
Trump: "Se Hamas non farà ciò che è giusto, la sua fine sarà brutale"
"C'è ancora speranza che Hamas faccia ciò che è giusto. Se non lo fanno, la fine di Hamas sarà veloce, furiosa e brutale", ha scritto il presidente americano Donald Trump sul suo social Truth. "Numerosi dei nostri ora grandi alleati in Medio Oriente, e nelle aree circostanti il Medio Oriente, mi hanno comunicato in modo esplicito e deciso, con grande entusiasmo, che accoglierebbero volentieri l'opportunità, su mia richiesta, di entrare a Gaza con una forza imponente e 'mettere in riga il nostro Hamas' se Hamas continuasse ad agire male, violando il loro accordo con noi. L'amore e lo spirito per il Medio Oriente non si erano mai visti in mille anni! È una cosa meravigliosa da vedere! Ho detto a questi paesi, e a Israele, 'non ancora!'. C'è ancora speranza che Hamas faccia ciò che è giusto", ha aggiunto Trump.
Croce Rossa: "Israele ha restituito altri 15 corpi palestinesi"
Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha riferito di aver "facilitato il trasferimento" di altri 15 corpi palestinesi a Gaza. L'accordo sul cessate il fuoco prevede che Israele consegni i corpi di 15 palestinesi per ogni ostaggio israeliano deceduto restituito da Hamas.
Wfp: "A Gaza forniture di aiuti insufficienti, aprire tutti i valichi"
Abeer Etefa, uno dei portavoci del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), ha affermato che nonostante le forniture di aiuti a Gaza stiano aumentando, sono ancora ben lontane dall'obiettivo giornaliero di 2 mila tonnellate, perché sono aperti solo due valichi di frontiera per raggiungere la Striscia, Karem Abu Salem e Kissufim. Anche il valico di Rafah, a sud, è rimasto chiuso. "Per poter raggiungere questo obiettivo, dobbiamo utilizzare subito ogni valico di frontiera", ha affermato il portavoce.
Governo Gaza: "Sono entrati solo 986 dei 6 mila camion di aiuti previsti"
Secondo il governo della Striscia solo 986 dei 6 mila camion di aiuti umanitari previsti sono entrati a Gaza dall'inizio del cessate il fuoco. "Il numero medio di camion che entrano quotidianamente nella Striscia di Gaza dall'inizio del cessate il fuoco non supera gli 89 camion sui 600 camion che dovrebbero entrare quotidianamente, il che riflette la continua politica di fame e ricatto umanitario praticata dall'occupante contro più di 2,4 milioni di cittadini di Gaza", ha aggiunto l'autorità.
Wfp: "A Gaza non abbastanza aiuti, aprire tutti i valichi"
Il flusso di aiuti verso Gaza sta aumentando, ma è ancora ben lontano dall'obiettivo giornaliero ideale di 2.000 tonnellate: lo ha affermato oggi il Programma alimentare mondiale (Wfp) aggiungendo che "per poter raggiungere questo obiettivo, dobbiamo utilizzare fin da subito ogni valico di frontiera". Il portavoce dell'organizzazione, Abeer Etefa, ha affermato che le forniture importate finora sarebbero sufficienti a sfamare mezzo milione di persone per due settimane potendo utilizzare solo i valichi di Kerem Shalom e Kissufim.
Parolin: "Il comportamento dei coloni contro cristiani in Cisgiordania è inaccettabile"
La Santa Sede ritiene inaccettabile il comportamento dei coloni contro i cristiani in Cisgiordania. «Il problema è molto complesso, non riusciamo a capire perché i cristiani che vivono la loro vita normale sono oggetto di tanto accanimento. Parlare di persecuzione è un po' problematico ma sicuramente sono situazioni che non possiamo accettare». Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, a margine di un evento di Acs, rispondendo ai giornalisti che chiedevano se si può parlare di persecuzione per i cristiani in Cisgiordania.
Vance domani vede Netanyahu e Herzog
Il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, é atterrato all'aeroporto Ben Gurion per iniziare la sua visita di due giorni in Israele. Secondo i media locali, Vance dovrebbe recarsi nel sud del Paese, verso il quartier generale della neonata forza sostenuta dagli Stati Uniti, per supervisionare l'attuazione del cessate il fuoco a Gaza. Domani incontrerà a Gerusalemme il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog.
Il vicepresidente Usa J.D. Vance è arrivato in Israele
Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance è atterrato all'aeroporto israeliano Ben-Gurion. La visita di due giorni di Vance è stata pensata per garantire che il primo ministro Benjamin Netanyahu non violi il cessate il fuoco e non lanci un'altra offensiva a Gaza.
Emiro Qatar: "Da Israele continua violazione del cessate il fuoco"
Intervenendo alla sessione di apertura del Consiglio della Shura, il consiglio legislativo del Qatar, l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani ha aggiunto che la comunità internazionale deve garantire protezione al popolo palestinese. "È deplorevole che la comunità internazionale non sia ancora in grado di imporre il rispetto quando si tratta della tragedia del popolo palestinese", ha detto riaffermando "la nostra condanna di tutte le violazioni e pratiche israeliane in Palestina, in particolare la trasformazione della Striscia di Gaza in un'area inabitabile, la continua violazione del cessate il fuoco, l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania e i tentativi di giudaizzare il sacro complesso della moschea di Al-Aqsa".
Idf: "Due militanti uccisi a Gaza City da Idf"
Diversi militanti palestinesi che avrebbero attraversato la Linea Gialla - oltre la quale l'esercito israeliano si è ritirato in base ai termini dell'attuale cessate il fuoco - a Gaza City e avrebbero aperto il fuoco sui soldati, sono stati uccisi in un attacco con un drone, ha reso noto l'esercito israeliano. L'incidente è avvenuto questo pomeriggio nel quartiere orientale di Shejaiya a Gaza City. Secondo l'Idf, i militanti sono stati identificati mentre attraversavano la Linea Gialla "in un modo che rappresentava una minaccia imminente" per i soldati. Gli uomini armati hanno poi aperto il fuoco sui soldati, senza causare feriti, afferma l'esercito. L'Idf ha affermato che i soldati hanno diretto un drone che ha colpito e ucciso gli uomini armati. I media palestinesi hanno riferito che due persone sono state uccise nella zona.
Israele, identificati i resti del tredicesimo ostaggio
Israele ha annunciato che i resti del tredicesimo ostaggio restituiti a Gaza da Hamas ieri sono stati identificati come quelli di Tal Haimi, un sottufficiale ucciso il 7 ottobre 2023. "A seguito del processo di identificazione condotto dall'Istituto Nazionale di Medicina Legale, i rappresentanti dell'esercito hanno informato la famiglia dell'ostaggio, il Sergente Maggiore Tal Haimi, che il loro caro era stato restituito a Israele e che la sua identificazione era stata completata", ha dichiarato l'ufficio del Primo Ministro in una nota. Tal Haimi, 41 anni, comandante della Milizia di Difesa del Kibbutz Nir Yitzhak, è stato ucciso nell'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, che ha innescato la guerra di Gaza. Il suo corpo è stato portato a Gaza quel giorno per essere usato come ostaggio.
Hamas: "Vogliamo restituire tutte le salme"
Il leader politico di Hamas, Khalil al-Hayya, ha ribadito la volontà di consegnare i corpi di tutti gli ostaggi israeliani deceduti nella Striscia di Gaza ma ha bisogno di tempo ed equipaggiamenti speciali, scrive il Times of Israel.
Media: "Casa bianca preoccupata che Netanyahu possa far saltare l'accordo"
La Casa Bianca è sempre più preoccupata che il premier israeliano Benjamin Netanyahu possa far saltare l'accordo che ha portato alla tregua a Gaza. Secondo quanto riportato dal New York Times la strategia dell'amministrazione Trump sarebbe quella di impedire un assalto a tutto campo contro Hamas. A tal fine nella regione sono stati inviati il vice presidente JD Vance, l'inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff e il genero del presidente, Jared Kushner.
© Riproduzione riservata


