«Israele non può impedire la nascita di uno stato palestinese» dice Giorgia Meloni di fronte all’assemblea generale delle Nazioni unite, pur collegando il riconoscimento alla soluzione dei due stati e al rilascio degli ostaggi di Hamas. L’organizzazione palestinese, ha detto la presidente del Consiglio nel suo intervento, resta la principale responsabile del conflitto: per risolvere la guerra, l’Italia guarda con interesse alle proposte degli Stati Uniti. 

In mattinata, in programma l’informativa di Guido Crosetto in parlamento sugli attacchi alla Global Sumud Flotilla. Il ministro della Difesa ha spiegato che gli attacchi «riguardano l’Italia da vicino» e che un’altra fregata si aggiungerà alla Fasan e raggiungerà la Flotilla. La segretaria dem Elly Schlein è intervenuta in replica difendendo le ragioni della missione umanitaria e invitando Meloni a «uscire dalla megalomania» del pensiero che la Flotilla agisca contro di lei e non contro Israele. 

Sul campo, nella Striscia, continuano i raid israeliani: sono morte già diciotto persone. 

PUNTI CHIAVE

16:41

Idf: «Israele ha sganciato 65 bombe sullo Yemen»

15:56

Abu Mazen all'Onu: «Hamas non avrà un ruolo nel governo»

14:53

Delegazione italiana Flotilla rifiuta la mediazione

16:41

Idf: «Israele ha sganciato 65 bombe sullo Yemen»

Decine di aerei e caccia hanno sganciato più  di 65 bombe nell'attacco a Sana'a, la più grande operazione dell'aeronautica militare nella capitale yemenita fino a oggi. Lo ha riferito il portavoce delle Idf, sottolineando che si tratta del quindicesimo attacco in Yemen, che ha coinvolto circa 20 caccia.

16:19

Ministro Esteri israeliano Sa'ar: «Flotilla respinge mediazione, provocazioni al servizio di Hamas»

«Israele ha accettato la proposta del governo italiano di scaricare gli aiuti nel porto di Cipro e poi trasferirli a Gaza. La flottiglia ha respinto la proposta italiana, dimostrando che il suo vero scopo è la provocazione e il servizio ad Hamas». Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar, ribadendo che «Israele non consentirà alle navi di entrare in una zona di combattimento attiva e non permetterà la violazione di un legittimo blocco navale. Israele è ancora pronto a impegnarsi in qualsiasi accordo costruttivo per trasferire gli aiuti in modo legale e pacifico». 

16:18

Due milioni di palestinesi bloccati dopo chiusura valico con Cisgiordania

Israele ha chiuso l'unico valico tra la Cisgiordania occupata da Israele e la vicina Giordania, impedendo a oltre due milioni di palestinesi di accedere al mondo esterno. L'autorità aeroportuale israeliana, che sovrintende al passaggio del ponte di Allenby, ha dichiarato che sarebbe stato chiuso a tempo indeterminato da mercoledì mattina senza fornire alcuna motivazione. La chiusura ha bloccato molti palestinesi in Cisgiordania, che non possono intraprendere viaggi all'estero programmati. Coloro che si trovano all'estero non sono stati in grado di tornare a casa. La chiusura è avvenuta pochi giorni dopo che due militari israeliani sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco nei pressi del valico da un uomo armato giordano, ucciso sul posto. 

16:17

Abu Mazen: «Pronto a lavorare con Trump, Riad Parigi e Onu»

Intervenendo in videocollegamento all'assemblea generale dell'Onu, il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen si è detto pronto a lavorare con Donald Trump, l'Arabia Saudita, la Francia e l'Onu per implementare un piano di pace.

16:05

Abu Mazen all'Onu: «La Palestina è nostra, non lasceremo la nostra terra»

«Oggi diciamo chiaramente che la pace non si può ottenere senza la giustizia, e non ci può essere giustizia se la Palestina non viene liberata. Vogliamo uno stato moderno e civile libero da violenza ed estremismo, investire nella gente, nella tecnologia e istruzione non nella guerra». Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen parlando in videoconferenza all'Onu. «La Palestina è nostra, non lasceremo la nostra terra», ha aggiunto.

16:04

Abu Mazen all'Onu: «I palestinesi rifiutano l'antisemitismo»

 

Intervenendo in videocollegamento all'Assemblea generale dell'Onu il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha assicurato che i palestinesi rifiutano l'antisemitismo.

16:03

Abu Mazen all'Onu: «Tutti gli stati riconoscano la Palestina»

Il presidente palestinese Abu Mazen parlando in videoconferenza all'Assemblea Generale Onu ha «esortato tutti gli Stati che non l'hanno ancora fatto a riconoscere lo stato di Palestina. Chiediamo di sostenere l'ottenimento da parte della Palestina di un'adesione piena alle Nazioni unite». Abu Mazen ha ricordato che «abbiamo già riconosciuto l'esistenza di Israele nel 1988 e nel 1993 e continuiamo a riconoscere questo diritto».

15:57

Abu Mazen all'Onu: «Attacchi del 7 ottobre non rappresentano i palestinesi»

Gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele «non rappresentano il popolo palestinese»: lo ha detto il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, in videocollegamento all'Assemblea Generale dell'Onu.

15:56

Abu Mazen all'Onu: «Hamas non avrà un ruolo nel governo»

«Hamas non avrà un ruolo nel governo, dovranno consegnare le loro armi all'Anp come parte della costruzione di un solo stato, una sola legge e una sola forza di sicurezza. Non vogliamo uno stato armato». Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen parlando in videoconferenza all'Assemblea generale Onu.

15:55

Abu Mazen: «Attacco di Israele al Qatar è un'escalation»

Il presidente palestinese Abu Mazen parlando in videoconferenza all'Assemblea generale Onu ha condannato nuovamente l'attacco di Israele contro il Qatar, che ha costituito «una chiara violazione della legge internazionale e costituisce una escalation». 

15:53

Abu Mazen: «Guerra Gaza capitolo tra i peggiori della storia»

La guerra di Israele a Gaza «sarà ricordata come uno dei capitoli più orribili del Ventesimo e del Ventunesimo secolo»: lo ha detto il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, in videocollegamento all'Assemblea Generale dell'Onu.

15:52

Abu Mazen all'Onu: «per due anni genocidio di palestinesi a Gaza»

«Da due anni quasi la gente palestinese a Gaza sta vivendo un genocidio fatto di uccisioni e fame. Una guerra dove gli occupanti israeliani compiono crimini contro l'umanità, documentati e monitorati»: lo ha detto il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, in videocollegamento all'Assemblea generale dell'Onu dopo che l'amministrazione Trump gli ha negato il visto.

15:37

Flotilla: «Non abbandoneremo la nostra lotta»

«Non abbandoneremo la nostra lotta, siamo nel momento più critico». Lo ha dichiarato Kleoniki Alexopoulou, del Comitato direttivo della Global Sumud Flotilla, intervenuta alla conferenza stampa d'emergenza convocata dalla Gsf per allertare la comunità internazionale su «informazioni credibili che indicano che Israele è probabilmente intenzionato ad intensificare attacchi violenti contro la flottiglia entro le prossime 48 ore». Israele «non ci fermerà», ha detto Nkosi Zwelivelile Mandela, ex membro del Parlamento del Sudafrica. «Non fermeremo i nostri sforzi fino a che non si ferma il genocidio», ha aggiunto il nipote del leader sudafricano Nelson Mandela.

15:18

Times: «Uefa valuta sospensione Israele»

L'Uefa starebbe valutando la sospensione di Israele da tutte le competizioni calcistiche internazionali e una decisione «è attesa la prossima settimana, con la maggioranza dei membri favorevole». Lo scrive il britannico Times. Un'eventuale decisione in tal senso chiuderebbe le porte ai prossimi Mondiali e comporterebbe l'esclusione del Maccabi Tel Aviv dall'Europa League. Il ministro israeliano dello sport, Miki Zohar, ha affermato ai media israeliani di «essere al lavoro con il premier Benyamin Netanyahu per impedire questa mossa».

15:01

Ministero della Salute nella Striscia: «Nelle ultime 24 ore 83 morti e 216 feriti»

Nelle ultime 24 ore a Gaza sono stati uccisi 83 palestinesi e altri 216 sono rimasti feriti dal fuoco delle forze armate israeliane. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che sette dei morti sono stati colpiti in attesa di aiuti umanitari, così come in 50 nella stessa situazione sono rimasti feriti.

14:53

Delegazione italiana Flotilla rifiuta la mediazione

La delegazione italiana del Global mouvement to Gaza, a nome del comitato direttivo della Global Sumud Flotilla comunica alle «autorità italiane di non accettare la proposta ricevuta ieri su una possibile deviazione degli aiuti in direzione Cipro, per poi farli arrivare a Gaza con il coinvolgimento del patriarcato latino di Gerusalemme». «La nostra missione - sottolineano - rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l'assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica. Qualsiasi attacco o ostruzione alla missione costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale».

 

13:26

Auto esplosa a Tel Aviv: diversi feriti

Un'auto è esplosa e ha preso fuoco su un'importante arteria stradale nel sud di Tel Aviv. Ferito sicuramente un uomo di 46 anni, gli altri ancora da verificare. Le circostanze dell'esplosione non sono ancora chiare e polizia e vigili del fuoco sono sul posto

13:25

Al Jazeera «dall'alba 30 morti a Gaza»

Dall'alba, almeno 30 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi militari israeliani nella zona centrale e meridionale di Gaza. Lo scrive Al Jazeera. Tra gli 11 morti ad az-Zawayda, dopo la distruzione della loro casa di famiglia, ci sono anche dei bambini

13:03

Israele valuta di limitare le libertà dei dirigenti Anp

Israele sta valutando restrizioni alla circolazione dei massimi funzionari dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) in risposta alla recente ondata di riconoscimenti internazionali dello stato palestinese. La notizia, pubblicata dal Israeli Army Radio è riportata dall'agenzia di stampa turca Anadolu. Alti funzionari della sicurezza avrebbero consigliato al governo di Benyamin Netanyahu di imporre sanzioni personali ai leader dell'Anp, tra cui il presidente Abu Mazen, il suo vice Hussein al-Sheikh e altre figure di spicco. Le misure in discussione limiterebbero la loro libertà di movimento in Cisgiordania e al ponte Allenby/Re Hussein, che attraversa la Giordania. Attualmente, gli alti funzionari Anp viaggiano liberamente in convogli protetti dal servizio di sicurezza Shin Bet. Le misure proposte li confinerebbero in gran parte a Ramallah o ne limiterebbero drasticamente la mobilità nel territorio. L'emittente ha anche osservato che l'apparato di difesa israeliano sta valutando misure economiche che potrebbero influire sugli interessi finanziari e sulle reti commerciali dei leader dell'Anp. La notizia arriva nel giorno in cui Abu Mazen si prepara a parlare all'Assemblea generale delle Nazioni unite, in un videocollegamento, visto che gli Usa gli hanno negato il visto d'ingresso. 

12:17

Flotilla: «Israele potrebbe attaccarci in 48 ore»

La Global Samud Flotilla annuncia su Telegram una «conferenza stampa di emergenza» per allertare la comunità internazionale in merito a «informazioni credibili di intelligence che indicano che è probabile che Israele intensifichi gli attacchi violenti contro la flottiglia entro le prossime 48 ore, utilizzando potenzialmente armi che potrebbero affondare, ferire e/o uccidere i partecipanti». Nella conferenza stampa saranno informati «i giornalisti su queste minacce, presenteranno gli ultimi aggiornamenti situazionali della flottiglia in mare e chiederanno urgentemente che i governi e gli organismi internazionali intervengano e garantiscano il passaggio sicuro della flottiglia». La conferenza stampa, su zoom, è convocata per le 15 ora italiana.

12:08

Calenda: «Deputati su Flotilla spingano per mediazione Cei»

Calenda, deputati su Flotilla spingano per mediazione della Cei

«Questo è il momento della responsabilità non solo per il Governo, ma anche per le opposizioni, perché in quella Flotilla ci sono rappresentanti di questo Parlamento ed è evidente che il lavoro del Governo, almeno quello di supporto umanitario, cesserà con l'ingresso della flottilla nelle acque in cui si svolge il blocco navale israeliano, perché a meno di non chiedere o non pensare che si vada in un conflitto diretto con Israele, cosa che non credo sia intenzione di nessuno in quest'Aula, allora forse sarebbe giusto che i rappresentanti delle istituzioni che sono presenti su quella flottilla spingessero affinché si utilizzasse il canale umanitario messo a disposizione dalla chiesa attraverso Cipro». Lo ha detto in Senato Carlo Calenda dopo l'informativa del ministro Crosetto.

11:05

Crosetto: «Nessuna corresponsabilità con le azioni israeliane»

«Chiedo un impegno collettivo del Parlamento. Dire che siamo corresponsabili del genocidio non aiuta il governo italiano, noi noi sentiamo alcuna corrensponsabilità di azioni messe in atto da Netanyahu sulla popolazione palestinese. Il primo aiuto occidentale arrivato nella Striscia di Gaza è stata la nave Vulcano». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nella sua informativa al Senato sulla Global Sumud Flotilla. 

10:32

Witkoff: "Svolta decisiva a giorni"

L'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si aspetta una "svolta decisiva" sulla situazione nella Striscia di Gaza nei prossimi giorni, dopo che il presidente americano Donald Trump ha presentato un piano ad alcuni paesi della regione. "Siamo fiduciosi che nei prossimi giorni saremo in grado di annunciare una svolta decisiva", ha dichiarato Witkoff durante un vertice a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

09:42

M5s: "Governo matrioska con tre posizioni diverse"

"Siete una matrioska di governi con posizioni diverse, lei ha fatto un discorso che apprezziamo, il premier sprizza parole d'odio nei confronti della Flotilla, poi c'è un vicepremier che dice che Israele fa bene, siete tre posizioni completamente diverse". Così il deputato del M5S Francesco Silvestri nell'aula della Camera dopo l'informativa del ministro Crosetto.

09:21

Schlein: "Il governo aspetta che non ci siano più palestinesi da riconoscere?"

"Continuiamo a chiedere che Meloni venga in Aula, pur tardivamente, chiediamo il pieno e immediato riconoscimento dello Stato della Palestina, altro che prematuro, ma cosa aspettate che non ci sia più niente e nessuno da riconoscere in Palestina? Gaza è e rimarrà dei palestinesi. Non si può continuare ad avere doppi standard tra Putin e Netanyahu" ha detto ancora la segretaria del Pd.

09:19

Schlein: "Meloni attacchi Netanyahu e non la Flotilla, esca dalla megalomania"

L'invito alla "non contrapposizione politica lo deve fare al suo partito e a Meloni". Lo ha detto in aula Elly Schlein dopo l'informativa di Crosetto. "Ieri quando ha detto 'si sta esagerando' pensavo si riferisse a Netanyahu e invece si riferiva alla Flotilla, una grande missione umanitaria partita dal basso, che prova a rompere il blocco degli aiuti ai palestinesi. È un baratro nella storia dell'umanità" e "a fronte di tutto questo lei attacca la Flotilla con parole durissime, mai pronunciate contro Netanyahu. Invece di insultare le opposizioni convochi l'ambasciatore israeliano".

"Non si era mai visto un premier che usa il palcoscenico internazionale per attaccare le opposizioni e i giudici: è andata alle Nazioni Unite per dividere la Nazione" ha continuato Schlein. "Meloni dice che tutto quello che succede in Italia è contro di lei e non per Gaza. Ma non vede che la maggioranza degli italiani è a favore dello Stato palestinese, o pensa che gli italiani abbiano donato 500 tonnellate di aiuti solo per fare un dispetto a lei? Esca dalla megalomania", ha aggiunto.

09:18

Schlein: "Le piazze non possono essere ignorate"

"Le abbiamo viste, nelle tante piazze di questi giorni, centinaia di migliaia di persone alzare la voce per dire che l'Italia non vuole essere complice dei crimini di Netanyahu a Gaza come in Cisgiordania. Una voce che non puo' essere ignorata". Lo ha detto la deputata e segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, nell'Aula della Camera, nel corso del dibattito sulla informativa urgente del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in ordine agli attacchi occorsi a danno della Global Sumud Flotilla e all'evoluzione della situazione sul fronte orientale europeo. "Basta con la criminalizzazione della piazze, basta con la criminalizzazione del dissenso", ha aggiunto la leader del Pd.

09:01

Crosetto: "In acque israeliane non possiamo garantire la sicurezza della Flotilla"

"C'è un clima preoccupante" intorno alla missione della Florilla ha detto il ministro della Difesa, "lo dico a quanti sono a bordo. E noi non siamo in grado di garantire loro sicurezza al di fuori di acque internazionali, al pari di qualsiasi altro paese. Vorrei fosse chiaro".

09:00

Fregata Fasan in prossimità della Flotilla

La fregata multiruolo Fasan della Marina militare italiana, secondo quanto si apprende, da ieri sera è a sud di Creta in prossimità della Sumud Flottilla, la flotta umanitaria degli attivisti diretta a Gaza, e la segue per eventuali soccorsi.

08:56

Crosetto: "È necessario mettere a repentaglio l'incolumità di cittadini italiani?"

"Mi sono permesso di porre una domanda e di muovermi sulla base di questa domanda: è proprio necessario mettere a repentaglio l’incolumità di cittadini italiani per far giungere gli aiuti a Gaza? E mi sono attivato anche mettendomi in contatto con molti parlamentari".

08:50

Crosetto: "Gli attacchi ci riguardano da vicino"

"Fra coloro che navigano nella Flotilla vi sono anche dei cittadini italiani, inclusi parlamentari ed europarlamentari. È evidente dunque che quanto accaduto riguarda da vicino il nostro Paese, perché riguarda la sicurezza dei nostri connazionali in acque internazionali: il Governo italiano ha espresso ed esprime la più ferma condanna per quanto avvenuto". Per il ministro, "qualsiasi forma di protesta civile va tutelata". 

08:48

Salgono a 18 le vittime palestinesi

Dopo l'attacco notturno nella Striscia di Gaza centrale, che ha causato 11 morti e decine di feriti, ci sono stati altri raid israeliani. A Khan Younis, 4 palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un raid aereo. Un altro civile è stato ucciso a Bani Suhaila. Inoltre, secondo fonti locali citate da Wafa, 2 palestinesi sono stati uccisi all'alba dopo che le forze israeliane hanno fatto irruzione nella città di Tammun, a nord della Cisgiordania.

07:05

Meloni: "Israele non può impedire la nascita di uno stato palestinese"

"Riteniamo che Israele non abbia il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese, né di costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania al fine di impedirlo", tuttavia "riteniamo, allo stesso tempo, che il riconoscimento della Palestina debba avere due precondizioni irrinunciabili: il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani e la rinuncia da parte di Hamas ad avere qualsiasi ruolo nel governo della Palestina".

07:04

Meloni: "Reazione deve essere proporzionale"

La reazione a una aggressione deve sempre rispettare il principio di proporzionalità: vale per gli individui, e vale a maggior ragione per gli Stati. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, nelle prime ore del mattino italiano. "E Israele ha superato quel limite, con una guerra su larga scala che sta coinvolgendo oltre misura la popolazione civile palestinese", ha detto la premier.

07:02

Meloni: "Hamas ha scatenato la guerra, noi per soluzione dei due stati"

"Non ci accodiamo a chi scarica su Israele tutta la responsabilità di quello che accade a Gaza. Perché è Hamas ad aver scatenato la guerra. È Hamas che potrebbe far cessare le sofferenze dei palestinesi, liberando subito tutti gli ostaggi. È Hamas che sembra voler prosperare sulla sofferenza del popolo che dice di rappresentare. Israele deve uscire dalla trappola di questa guerra" ha detto Meloni davanti all'Assemblea nazionale dell'Onu.

"L'Italia c'è e ci sarà per chiunque sia disposto a lavorare a un piano serio per il rilascio degli ostaggi, un cessate il fuoco permanente, l'esclusione di Hamas da ogni dinamica di governo in Palestina, il graduale ritiro di Israele da Gaza, l'impegno della comunità internazionale nella gestione della fase successiva al cessate il fuoco, fino alla realizzazione della prospettiva dei due stati".

07:01

Raid notturno sulla Striscia, undici morti

La Protezione Civile della Striscia di Gaza ha riportato 11 morti nelle prime ore di oggi in un attacco israeliano a una casa che ospitava sfollati nel territorio palestinese centrale. "Undici persone sono state uccise e diverse sono disperse o ferite dopo un attacco aereo israeliano su una casa della famiglia Abu Dahrouj che ospitava gli sfollati a nord di Al-Zawaida", ha detto all'AFP il portavoce della Protezione civile Mahmoud Bassil. Secondo i servizi di emergenza, tra le vittime ci sono "diversi bambini".

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