Almeno 20 persone sarebbero state uccise e altre 150 ferite per un attacco delle forze armate israeliane, mentre aspettavano di ricevere aiuti umanitari. Lo ha detto Ashraf al-Qudra, portavoce del ministero della Sanità della Striscia di Gaza, diretto da Hamas, sul suo canale Telegram.

Il massacro si è verificato nel nord di Gaza, nella piazza Kuwait, e il numero delle vittime sembra destinato a salire a causa dei numerosi feriti. Le vittime dell’attacco sono state portate alla struttura ospedaliera al-Shifa, al momento sprovvista delle necessarie forniture mediche e con solo pochi medici attivi nei reparti. Secondo il Guardian, che cita Al Jazeera, l’esercito israeliano starebbe verificando le accuse.

Khan Younis

Durante l’assedio a Khan Younis è stato colpito anche il centro Unrwa, che al momento dell’attacco ospitava centinaia di persone. L’attacco ha causato la morte di almeno 13 sfollati palestinesi. Il presidente dell’Agenzia delle Nazioni unite per il soccorso e l’occupazione dei palestinesi in Medio Oriente, Thomas White, ha dichiarato su X che i persistenti attacchi sui siti civili sono inaccettabili e devono essere interrotti immediatamente. Anche il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha rinnovato l’appello ad Israele a proteggere i civili.

Il Qatar risponde

Il ministero degli Esteri del Qatar ha accusato in un post su X il primo ministro Benjamin Netanyahu di aver ostacolato i tentativi di mediazione per motivi politici. Il portavoce Majed Al Ansari ha fatto riferimento alle parole che Netanyahu ha pronunciato durante un incontro con le famiglie degli ostaggi, che definirebbero il Qatar un «mediatore problematico». Secondo quanto riportato dal Guardian, il primo ministro israeliano si sarebbe riferito allo Stato del Golfo chiamandolo «protettore di Hamas» e «paese che supporta e finanzia il terrorismo».

Queste dichiarazioni vengono definite da Doha come irresponsabili e distruttive per gli sforzi impiegati nel salvare vite innocenti, anche se non sorprendenti.

Mar Rosso

Il leader del gruppo Houthi dello Yemen, Abdulmalik al-Houthi, ha dichiarato che gli attacchi alle navi dirette verso Israele non cesseranno fino al termine dei crimini sionisti e fino a quando cibo e medicinali non riusciranno a raggiungere la Striscia di Gaza.

Stati Uniti e Regno Unito hanno annunciato l’imposizione di nuove sanzioni su almeno quattro figure di spicco del gruppo Houthi, accusate di aver supportato o diretto attacchi a navi mercantili nel Mar Rosso, compromettendo la libertà di navigazione necessaria per la sicurezza globale. 

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