Baracche di nylon e legno come unico rifugio, rovistare tra i detriti cercando stracci e trovando pezzi di cadaveri, l’assenza di cibo, medicine, luce, il mercato nero degli stracci: «Il terrore che hai dentro ti fa muovere a 100 all’ora. Perché pensi che ogni minuto in cui non sei disintegrato da una bomba vale tantissimo». Le testimonianze di Musharraff, Wessam, Bilal, Naveen, Youssef, Sham
Un colpo di tosse, una fitta alla schiena e quel solito garrito stridente e petulante, sarà un gabbiano. Impossibile continuare a dormire, tanto vale cominciare la giornata. Sono le 5.40 a Gaza e ha da poco fatto luce. Dopo l’ennesima notte di bombardamenti, a quest’ora la Striscia è stranamente silenziosa e deserta, ed è proprio il momento che Musharaf Talib Musharaf, 43 anni, preferisce. Deve camminare tanto, perché ha la pressione alta e da quando è scoppiata la guerra le sue medicine non son



