Un cittadino iraniano di 32 anni è stato arrestato dalla polizia tedesca con l’accusa di compiere un attentato terroristico di matrice islamista. Secondo gli inquirenti, stava pianificando un attacco con veleni mortali come il cianuro e la ricina.

«Abbiamo avuto una grave soffiata che ha spinto la polizia a intervenire durante la notte. Le autorità stanno ora indagando a pieno ritmo», ha detto il ministro degli Interni della Renania del Nord-Vestfalia, Herbert Reul della Cdu e già membro dell’europarlamento. Nei giorni scorsi la Bild aveva riportato la notizia che i servizi segreti erano stati avvertiti di un imminente attacco terroristico chimico. Ma non ci sono conferme che la soffiata sia collegata all’operazione di questo fine settimana.

La perquisizione

Armati di scafandro e di tutte le precauzioni del caso i servizi speciali hanno eseguito nella notte di sabato 7 gennaio una perquisizione nella casa del 32enne iraniano a Castrop-Rauxel, nella Renania del Nord-Vestfalia. Le operazioni sono state condotte dai servizi speciali. Nell’operazione la polizia ha fermato anche un altro sospettato. Secondo i media tedeschi si tratterebbe del fratello del presunto attentatore.

L’attacco

Le forze dell’ordine non sono state in grado di precisare se il pericolo di un attentato fosse imminente o a che punto fossero i preparativi dell’attacco. Non è ancora chiaro neanche quali siano gli obiettivi del sospettato ma il movente secondo le autorità è di matrice islamista. In un comunicato gli inquirenti tedeschi scrivono che il trentaduenne è «sospettato di aver preparato un grave atto di violenza che minacciasse la sicurezza dello stato procurandosi cianuro e ricina allo scopo di commettere un attentato islamista».

Radicalismo

Non è la prima volta che in Germania qualcuno tenta di pianificare un attentato con un attacco chimico. Già nel 2018 erano stati fermati un cittadino di origine tunisine e sua moglie che avevano intenzione di far esplodere nella città di Colonia una bomba alla ricina. Nel consueto documento annuale “Report on the protection of the Constitution” pubblicato dal ministero dell’Interno tedesco viene pubblicato un monitoraggio sulla presenza terroristica nel paese. Nel documento del 2021 si legge che le persone radicalizzate sono diminuite dell’1.5 per cento, un dato che secondo le forze di sicurezza è dovuto anche alla perdita di potere e influenza dell’Isis negli ultimi anni.

Tuttavia, «in Germania e in Europa, la minaccia continua a provenire principalmente da attori solitari e da gruppi molto piccoli ispirati al jihadismo», si legge nel testo. In un paragrafo dedicato all’Iran si legge: «Le agenzie di intelligence della Repubblica Islamica dell’Iran utilizzano il terrorismo sponsorizzato dallo stato come mezzo per raggiungere i propri obiettivi. Gli obiettivi principali del terrorismo sponsorizzato dallo stato sono l’intimidazione e la neutralizzazione dei membri dell’opposizione e la punizione di coloro che sono considerati traditori». In questo caso le autorità hanno specificato che si tratta di un presunto attacco terroristico di matrice islamista, ma saranno le indagini a riportare uno scenario più chiaro nelle prossime ore.

Non si esclude nessuna pista, neanche quella di una possibile operazione dei servizi segreti iraniani per colpire un dissidente residente in Germania.

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