Oltre 300mila tra uomini, donne e bambini si stanno muovendo verso sud: «Dove non cadono le bombe ci sono solo rovine». Ma c’è anche chi ha deciso di restare: «Tanto moriremo comunque»
«Abbiamo raccolto le nostre cose e siamo andati via. Finora abbiamo resistito, ma dopo l’ultimo avviso di evacuazione non abbiamo potuto fare altro che scappare. Ci avrebbero colpito diritto in testa». Lo spiega Reem abu Soleiman, che giusto poche ore prima che l’Idf bombardasse la torre Al Ghafri, ha messo le sue cose su una motoretta e si è incamminato verso sud. Insieme a lui anche una lunga carovana tra biciclette, auto sgangherate, furgoni stracarichi e migliaia e migliaia di persone a pied



