L’ospedale al Shifa è il più grande della Striscia e si trova nel nord. Nell’area mancano da mesi viveri e rifornimenti. Già a novembre l’esercito israeliano aveva condotto un blitz all’interno della struttura, convinto che al suo interno si trovassero degli ostaggi. Intanto, una delegazione israeliana è stata inviata in Qatar per riprendere le trattative per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, momentaneamente interrotte la scorsa settimana. A guidare il gruppo è il capo del Mossad israeliano, David Barnea. In un colloquio telefonico, il premier israeliano ha riferito al presidente Usa Joe Biden che Israele continuerà la guerra finché non raggiungerà tutti i suoi obiettivi.

PUNTI CHIAVE

18:32

Netanyahu a Biden: «Israele raggiungerà i suoi obiettivi»

17:38

Idf: 20 terroristi uccisi nel raid all'ospedale di al Shifa

16:56

Hamas chiede alla comunità internazionale di proteggere gli ospedali

18:32

Netanyahu a Biden: «Israele raggiungerà i suoi obiettivi»

Il premier Benjamin Netanyahu ha riferito di aver parlato con il presidente Usa Joe Biden «degli ultimi sviluppi della guerra, compreso l'impegno di Israele a raggiungere tutti gli obiettivi del confitto». Tra questi ci sono «l'eliminazione di Hamas, il rilascio di tutti i nostri ostaggi e la promessa che Gaza non rappresenterà più una minaccia per Israele».

Tutto verrà realizzato, dice il primo ministro, «fornendo al contempo gli aiuti umanitari necessari per raggiungere questi obiettivi».

17:44

Terminato il colloquio tra Biden e Netanyahu

Si è appena conclusa la telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro Benjamin Netanyahu. Si tratta della ventesima chiamata dallo scoppio della guerra il 7 ottobre e del primo colloquio dal 15 febbraio, da quando sono aumentate le divisioni riguardo la gestione israeliana del conflitto.

I due «hanno discusso [ndr] degli ultimi sviluppi in Israele e Gaza, inclusa la situazione a Rafah e gli sforzi per aumentare l'assistenza umanitaria a Gaza», ha riferito la Casa Bianca, aggiungendo che una lettura dell'appello sarà pubblicata a breve.

17:38

Idf: 20 terroristi uccisi nel raid all'ospedale di al Shifa

L'Idf ha reso noto che nell'operazione in corso nell'ospedale di al Shifa, sono finora stati eliminati 20 terroristi e catturati una decina di sospetti, ora sottoposti a interrogazioni. Inoltre. durante le ispezioni degli uffici della struttura ospedaliera, sono stati trovati armi e denaro destinato ai miliziani di Hamas e della Jihad islamica, come «premi al loro buon operato».

Il ministro della Difesa Yoav Gallant, ha affermato che le truppe hanno trasformato l'ospedale in una «trappola mortale» per i terroristi e che il raid è un ulteriore passo verso la caduta di Hamas.

16:56

Hamas chiede alla comunità internazionale di proteggere gli ospedali

Hamas ha lanciato un appello alla comunità internazionale per la protezione delle strutture sanitarie, dopo il raid dell'esercito israeliano all'ospedale al Shifa di Gaza di questa mattina.

«L’incapacità della comunità internazionale e delle Nazioni Unite di agire contro l’esercito di occupazione è stato il via libera alla continuazione della guerra di genocidio e pulizia etnica che sta commettendo contro il nostro popolo, di cui uno dei pilastri è la distruzione delle strutture sanitarie nella Striscia di Gaza», si legge in una nota che esorta le «istituzioni internazionali ad adempiere alle proprie responsabilità e a proteggere le restanti strutture mediche nel territorio».

Nella nota, riportata da Al Jazeera, Hamas accusa Israele di «prendere di mira» direttamente gli edifici della struttura ospedaliera «senza preoccuparsi dei pazienti, del personale medico e degli sfollati che si trovano al suo interno». I miliziani avrebbero poi affermato che i «crimini di Israele» sono causati dalla perdita di speranza «nel raggiungere gli obiettivi militari prefissati».

16:23

Israele contro le parole di Borrell: «Accuse infondate»

Il ministro israeliano dell'Energia Eli Cohen ha criticato le parole dell'Alto rappresentate Ue Josep Borrell, che ha accusato Israele di star provocando la carestia a Gaza e di usare la fame come arma nella guerra. Secondo Cohen, le «accuse infondate» del rappresentante europeo «incoraggiano l'organizzazione terroristica di Hamas». 

«Israele fornisce costantemente aiuti umanitari nel rispetto del diritto internazionale», ha affermato il ministro. «Solo Hamas è responsabile delle carenze nella Striscia di Gaza. Sono loro che affamano la loro gente, sono loro che l'hanno trascurata per anni», ha poi precisato.

Prima di Cohen, anche il ministro degli Esteri Israel Katz aveva ribadito che Israele sta lavorando per consentire ogni giorno la consegna di ingenti quantità di aiuti umanitari nella Striscia e aveva intimato Borrell di smetterla di attaccare Israele e di riconoscere il suo diritto all'autodifesa.

15:11

Media: oggi colloquio tra Biden e Netanyahu

Axios e Reuters riferiscono che per oggi è previsto un colloquio tra il presidente americano Joe Biden e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Si tratterebbe del primo colloquio tra i due dal 15 febbraio, mentre sale la tensione tra Washington e Tel Aviv per l'andamento della guerra a Gaza.

14:30

L'Egitto sollecita gli Usa ad avvertire Israele delle conseguenze di un'offensiva a Rafah

Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha chiesto agli Stati Uniti di definire le azioni che intraprenderanno nel caso in cui Israele dovesse lanciare un'offensiva militare nella città di Rafah, dopo che Washington ha espresso pubblicamente di essere contraria a tale operazione. «Non basta la retorica, non basta l’opposizione statale, è anche importante indicare cosa succederebbe se quella posizione venisse aggirata, cosa succederebbe se quella posizione non venisse rispettata», ha detto Shoukry in un briefing al Cairo.

«Spetta anche alla comunità internazionale e agli Stati Uniti, che hanno manifestato il loro rifiuto di fronte ad una simile eventualità, chiarire quali saranno le conseguenze se i loro appelli non verranno ascoltati», ha aggiunto in inglese.

14:17

Idf: ucciso importante agente di Hamas nell'ospedale al Shifa

L'Idf ha comunicato di aver ucciso Faiq Mabhouh, un importante agente di Hamas durante il raid all'ospedale al Shifa di Gaza City. 

Mabhouh, che era a capo delle operazioni delle forze di sicurezza interna di Hamas, era armato e si nascondeva all'interno del complesso di al Shifa, «da cui lavorava per portare avanti l'attività terroristica», riferiscono le forze israeliane. L'uomo sarebbe stato ucciso in uno scontro a fuoco durante un tentativo di arrestarlo.

L'Idf ha poi comunicato di aver trovato un deposito di armi in una stanza della struttura. 

13:47

Lazzarini: «Mi è stato negato l'ingresso a Rafah», ma Israele smentisce

Il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, durante una conferenza stampa in Egitto con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, ha affermato che gli è stato negato l'ingresso a Gaza. «Avevo intenzione di andare a Rafah oggi, ma sono stato informato un'ora fa che il mio ingresso a Rafah è stato rifiutato», ha detto. Il ministro egiziano ha parlato di una decisione «senza precedenti» per una persona che ricopre una carica così elevata, e ha poi affermato che Gerusalemme ha bandito Lazzarini da Israele.

Israele ha prontamente risposto alle accuse, dicendo di non aver impedito l'accesso di Lazzarini a Gaza.

13:30

La Fao lancia l'allarme alimentare: carestia entro maggio nel nord

La Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ha lanciato l'allarme per il rapido peggioramento della crisi alimentare nella Striscia di Gaza. Un rapporto pubblicato dall'iniziativa globale Integrated food security phase classification (Ipc), rende noto che si prevede una situazione emergenziale di carestia nel nord della Striscia entro il prossimo maggio, che potrebbe estendersi anche al resto della Striscia, se le ostilità non dovessero cessare.

13:19

La Giordania chiede che i crimini di guerra israeliani vengano perseguiti

In una conferenza stampa ad Amman con la sua controparte brasiliana, il ministro degli Esteri giordano Ayman Al Safadi ha accusato Israele di «far morire di fame i bambini e di tenere in ostaggio più di 2 milioni di palestinesi». Secondo Safadi, le politiche messe in atto da Israele costituirebbero un «un crimine umanitario guidato dall'ideologia estremista e da un razzismo disumano». Il ministro ha quindi messo l'accento sull'aggressione israeliana, che «viola tutte le leggi internazionali» e che ha causato una serie di crimini di guerra «per i quali i responsabili devono affrontare la giustizia». 

Il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, ha usato i suoi interventi per chiedere un cessate il fuoco, l'introduzione di maggiori aiuti a Gaza e il rilascio degli ostaggi.

 

13:12

Tajani: «Le parole di Borrell sono una posizione personale»

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante il consiglio dei ministri degli esteri a Bruxelles, ha affermato che «le parole di Borrell su Gaza sono una sua posizione personale, legittima, ma che non è stata concordata con nessuno". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles. "Non possiamo dimenticare perché è scoppiata questa guerra nella Striscia di Gaza, far finta che Hamas non abbia compiuto gli atti del 7 ottobre: il responsabile della guerra è Hamas. Detto questo, sono mesi che noi diciamo che Israele deve tenere conto della situazione della popolazione civile", ha aggiunto.

12:34

L'Ue è pronta a imporre sanzioni su Hamas e sui coloni israeliani

Il capo della politica estera dell'Unione Europea Joseph Borrell, prima dell'incontro dei ministri degli Esteri a Bruxelles, ha detto ai giornalisti che probabilmente oggi l'Ue raggiungerà un accordo sulle sanzioni sia contro Hamas che contro i violenti coloni israeliani della Cisgiordania.

Già venerdì, diversi diplomatici avevano affermato che l'Unione era pronta a stipulare un accordo per le sanzioni, dopo che l'Ungheria aveva segnalato la fine della sua opposizione. 

Anche il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, si è mostrata fiduciosa sul raggiungimento di un accordo sulle sanzioni. «Finalmente avvieremo sanzioni contro Hamas... alla luce della violenza sessuale contro le donne in Israele», ha detto prima dell'incontro, riferendosi ai reati commessi da Hamas durante il 7 ottobre, registrati in un recente rapporto delle Nazioni Unite. «Questa guerra, questo conflitto nel suo insieme, potrà finire solo se raggiungiamo una soluzione a due Stati», ha aggiunto poi Baerbock. «Ecco perché è così importante per noi chiarire che la costruzione di insediamenti, e in particolare la violenza dei coloni radicali, non è in linea con il diritto internazionale. Avvieremo anche un regime di sanzioni per questo», ha concluso.

12:05

Il Giappone aderisce al corridoio umanitario marittimo

«Il Giappone aderirà all'iniziativa di un corridoio marittimo per fornire aiuti umanitari via mare alla popolazione di Gaza». Lo ha confermato in conferenza stampa il ministro degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa, parlando dell'iniziativa lanciata da Cipro con l'appoggio di Stati Uniti e Emirati Arabi.

«Il governo si coordinerà a stretto giro con gli altri Paesi che faranno parte dell'iniziativa per fornire cibo, forniture mediche e igieniche attraverso il corridoio marittimo, grazie al quale si spera di poter evitare le severe restrizioni alle frontiere finora incontrate nel trasporto via terra», ha affermato il ministro.

11:47

Attacchi israeliani in Siria

L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria ha segnalato due attacchi aerei e di artiglieria israeliani nelle ultime ore.

Il primo è stato un raid aereo registrato a nord ovest di Damasco, vicino al confine con il Libano. Nell'attacco sono stati colpiti un deposito di armi destinate agli Hezbollah libanesi e alcuni missili terra aria delle forze armate regolari siriane, e una persona è rimasta uccisa.

Il secondo attacco ha colpito la regione meridionale di Daraa, al confine con la Giordania e non lontana dalle Alture del Golan, da dove sarebbero stati lanciati i missili israeliani. L'attacco ha preso di mira obiettivi di gruppi armati filo-iraniani nella località di Tell al Jumua, tra le cittadine di Nawa e Tasil. Non si hanno ancora notizie circa eventuali vittime.

11:40

Katz: «Borrell la smetta di attaccare Israele»

«Israele consente ingenti aiuti umanitari a Gaza via terra, aria e mare a chiunque sia disposto ad aiutare. Nonostante Hamas abbia violentemente interrotto i convogli umanitari e la collaborazione dell'Unrwa con loro, noi persistiamo. È tempo che il ministro degli Esteri dell'Ue Josep Borrell smetta di attaccare Israele e riconosca il nostro diritto all'autodifesa contro i crimini di Hamas».

Lo ha scritto sui suoi profili social il ministro degli esteri israeliano Israel Katz, in risposta alle accuse di Borrell secondo cui Israele usi «la fame come arma di guerra».

10:50

Fonti Israeliane: le trattative a Doha coinvolgeranno Sinwar

Una fonte politica israeliana ha annunciato ai media che i negoziati a Doha, dove è diretta una delegazione israeliana, «coinvolgeranno Sinwar e dureranno almeno due settimane». «Sarà - è stato notato - un processo lungo e complesso. C'è un Hamas esterno in Qatar e un Hamas interno nei tunnel, i negoziati sono con Sinwar che è nei tunnel», ha riferito un'altra fonte.

La delegazione, secondo le fonti, ha avuto dal governo «un mandato chiaro» che fissa «chiare linee rosse» per la trattativa. L'obiettivo delle trattative è una tregua di 42 giorni in cambio della liberazione di 40 ostaggi.

10:07

Borrell accusa Israele di usare la fame come arma di guerra

«A Gaza non siamo più sull’orlo della carestia, siamo in uno stato di carestia che colpisce migliaia di persone», ha detto il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell, all’apertura di una conferenza sugli aiuti umanitari per Gaza a Bruxelles. «Questo è inaccettabile. La fame è usata come arma di guerra. Israele sta provocando la carestia».

09:54

Attacchi nel sud del Libano, colpito un edificio Hezbollah

L'Idf ha comunicato tramite un aggiornamento operativo di aver colpito con degli aerei da combattimento una struttura militare di Hezbollah e un posto di osservazione a Ramyeh, nel Libano meridionale, appena a nord della linea blu tracciata dalle Nazioni Unite per separare Israele e Libano.

Ieri, spiegano le forze di difesa israeliane, è stato colpito un altro sito utilizzato dal gruppo terroristico a Naqoura.

09:32

L'Idf chiede di evacuare l'area attorno all'ospedale di al Shifa

Dopo l'ingresso dell'Idf nell'ospedale di al Shifa, il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Avichay Adraee, ha invitato tutti i residenti del quartiere di Rimal e chi si trova nei pressi della struttura ospedaliera, a evacuare l'area e andare verso la zona umanitaria di al Mawasi, sulla costa meridionale di Gaza.

Il tenente, insieme all'annuncio in lingua araba, ha pubblicato una mappa delle zone che devono essere evacuate.

 

09:21

Israele invia una delegazione in Qatar per i negoziati

Israele ha approvato l'invio di una delegazione a Doha per riprendere i colloqui indiretti con Hamas su una tregua temporanea a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. Secondo fonti israeliane, la delegazione sarà guidata dal direttore del Mossad David Barnea, il quale ha ricevuto un mandato generale per condurre i negoziati tramite mediatori egiziani e qatarioti.

Ynet riferisce che la squadra israeliana ha chiesto una «notevole quantità di tempo per condurre i negoziati in modo che sia possibile migliorare l’accordo e per portare uno schema che possiamo sostenere». Questa fase, dice un funzionario israeliano a Times of Israele, potrebbe durare almeno due settimane, a causa delle difficoltà che la delegazione di Hamas potrebbe incontrare nel comunicare con i leader del gruppo che si trovano nella Striscia di Gaza.

L'obiettivo dei colloqui, prosegue il funzionario, è quello di arrivare a una tregua di sei settimane nei combattimenti a Gaza in cambio della liberazione di quaranta ostaggi.

08:56

Hezbollah attacca postazioni militari israeliane in Libano

"Nella parte orientale del Libano meridionale, membri della Resistenza Islamica hanno colpito con armi appropriate un gruppo di truppe israeliane fuori dalla città di Wazzani, ed hanno colpito anche strutture a Metulla, Marjah e Samak, centrando direttamente attrezzature spia alla struttura di addestramento di Al-Asi", si legge in un comunicato del gruppo. In 159 giorni di conflitto sono almeno 1222 gli attacchi compiuti da Hezbollah.

08:14

Hamas: operazione ad al Shifa è crimine di guerra

Secondo Hamas l'operazione militare israeliana nell'ospedale al Shifa è "un crimine di guerra" che "minaccia la vita di migliaia di persone all'interno del complesso medico". Il gruppo ha invitato "le Nazioni unite e le organizzazioni internazionali e tutti i paesi del mondo libero a intervenire urgentemente per fermare Israele".

08:03

Almeno 80 arresti nell'ospedale al Shifa di Gaza

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver lanciato intorno alle 2:30 del mattino un'operazione nell'ospedale al-Shifa, il più grande e importante della Striscia di Gaza. Secondo l'esercito i soldati israeliani hanno preso il controllo del complesso medico e hanno arrestato almeno 80 persone, tra cui diversi membri di Hamas. L'operazione è iniziata dopo che alcune informazioni di intelligence avevano segnalato che Hamas stava utilizzando l'ospedale come quartier generale.

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