La guerra continua mentre oggi partono le esercitazioni Nato nel mar Baltico. L’esercito ucraino resiste a Severodonetsk e la Russia continua a bombardare Kiev.


16:45 – Il residente Vladimir Putin ha affermato che se l'Occidente inizia a fornire all'Ucraina missili a lungo raggio, la Russia è pronta a colpire obiettivi che ha finora evitato, sebbene non abbia fornito dettagli.

Lo ha detto in un'intervista alla rete televisiva statale Rossiya, di cui domenica sono stati pubblicati estratti ripresi dal New York Times. A Putin è stato chiesto dell'annuncio degli Stati Uniti che avrebbero fornito all'Ucraina un sistema missilistico più sofisticato in grado di colpire obiettivi a circa 50 miglia di distanza. Ha cercato di minimizzare, suggerendo che le nazioni occidentali stavano solo rifornendo scorte di armi simili che l'Ucraina aveva esaurito.


15:05 – Il ministero degli esteri ucraino «attende l'annuncio del presidente del parlamento ungherese Laszlo Kever sullo stato della sua salute mentale». È il commento del portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, alle insinuazioni sulla «salute mentale» del presidente Volodymyr Zelensky giunte da Budapest. «In generale - sfortunatamente - i politici ungheresi continuano costantemente a gettare fango sull'Ucraina», il che non sorprende, poiché «storicamente, l'Ungheria si è più di una volta orientata dalla parte del male».


13:42 – Si terrà nei prossimi giorni a Istanbul una riunione a tre tra Onu, Russia e Ucraina per discutere dello sblocco alle esportazioni di grano attraverso i porti del Mar Nero. Lo riferisce la Cnn turca, secondo cui «la quarta riunione sulle esportazioni di cereali dai porti ucraini si terrà a Istanbul nei prossimi giorni. Parteciperanno rappresentanti di Ucraina, Russia e Nazioni Unite». Mercoledì è atteso in Turchia il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e ieri, in un'intervista all'agenzia di stampa Anadolu, il portavoce del presidente turco, Ibrahim Kalin, ha anticipato che nel corso della visita dovrebbe essere firmato un memorandum per consentire il passaggio delle navi cariche di grano attraverso il Mar Nero e gli Stretti del Bosforo e dei Dardanelli.


13:41 –  Missili russi hanno distrutto carri armati T-72 e altri veicoli blindati nei pressi di Kiev forniti all'Ucraina da paesi dell'est Europa. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo cui le forze aerospaziali hanno usato missili a lungo raggio ad alta precisione nei raid condotti contro la periferie della capitale.


13:34 – Volodymyr Zelensky ha «un problema mentale personale». Lo ha detto Laszlo Kover, presidente del parlamento ungherese e membro del partito Fidesz del premier Viktor Orban. «Di solito chi ha bisogno di aiuto lo chiede educatamente. Sono insistenti, ma non minacciano» - ha spiegato - alla Tv ungherese. «Di solito si minacciano i nemici, non quelli che si vogliono avere come amici», ha aggiunto.


12:14 – «Non portate l'umanità alla rovina. Si mettano in atto veri negoziati e si ascolti il grido disperato della gente che soffre». Così, dopo la recita del Regina Caeli, il papa ha rinnovato l'appello ai governanti per il cessate il fuoco in Ucraina.


11:04 – L'operatore nucleare statale ucraino Energoatom ha affermato che un missile russo è volato pericolosamente vicino a una grande centrale nucleare. La Reuters, pur non potendo verificare immediatamente l'affermazione, ha riportato un post sull'app di messaggistica di Telegram dell'operatore dell'impianto di Pivdennoukrainska, chiamato anche impianto nucleare dell'Ucraina meridionale: «È probabile che sia stato il missile lanciato in direzione di Kiev». Pivdennoukrainska è la seconda centrale nucleare più grande dell'Ucraina situata vicino alla regione di Mykolaiv, a circa 350 km (220 miglia) a sud di Kiev.

Continuano così gli attacchi. Sono 31.150 soldati uccisi dall’inizio del conflitto in Ucraina. Lo rendono noto le forze armate ucraine nel loro aggiornamento giornaliero sui social media, 262 bambini morti da inizio conflitto e 467 sono rimasti feriti dall’inizio del conflitto in Ucraina. Lo rende noto la procura generale di Kiev nel suo consueto aggiornamento su Telegram.

Le forze armate ucraine non mollano la presa a Severodonetsk, città assediata dai russi. Secondo il think tank americano Institute for War Studies gli ucraini stanno rallentando le operazioni russe per accerchiare le posizioni dei soldati di Kiev nella regione di Luhansk e assaltare Severodonetsk attraverso «contrattacchi locali prudenti ed efficaci».

Un’analisi confermata pure dall’intelligence britannica che parla di «contrattacchi» ucraini mettendo in luce come in questa zona i russi stiano schierando le truppe dell’autoproclamata repubblica di Luhansk che sono tendenzialmente «equipaggiate e addestrate in maniera scarsa».

La fine della guerra

Per il ministero della Difesa di Kiev, guerra potrebbe finire entro l’anno: «Difficile prevedere quando la guerra finirà, ma la mia proiezione ottimistica è che potrebbe finire entro la fine dell’anno». Lo ha detto Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino, parlando al forum Globsec-2022 a Bratislava. Lo riporta la Cnn. Reznikov ha affermato che le forze di difesa ucraine «hanno ancora bisogno di armi pesanti, artiglieria, carri armati, sistemi antinave, sistemi senza pilota, missili e difese aeree». La richiesta è «armi più pesanti».

«La situazione a Severodonetsk, dove continuano i combattimenti di strada, rimane estremamente difficile. attacchi aerei, artiglieria, razzi» ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del suo discorso notturno su Telegram.

LaRussia distrugge nostra cultura non può stare in Unesco

“La Russia sta deliberatamente distruggendo la cultura ucraina e il nostro patrimonio storico. Uno stato che fa questo non può essere membro dell’Unesco e rimanere all’Onu come se nulla fosse”. Lo ha detto nel suo discorso notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando dell’attacco al monastero della Dormizione di Svyatogorsk.

L’Ucraina tuttavia prevede di riprendere il campionato di calcio ad agosto nonostante il conflitto. Andriy Pavelko, il presidente della federazione calcistica ucraina, ha rivelato all’Associated Press i dettagli in merito ai suoi colloqui con Zelensky e i vertici della Fifa e della Uefa sulla ricerca di un modo sicuro per giocare le partite maschili e femminili in casa. L’Ucraina è stata costretta a fermare i campionati a febbraio, quando la Russia ha iniziato l’invasione. C’è ottimismo che lo sport possa riprendere per risollevare gli animi della nazione, che sta cercando di qualificarsi per la Coppa del Mondo.

© Riproduzione riservata