In Ucraina l’esercito di Kiev continua a guadagnare terreno contro le truppe russe. La controffensiva in corso che la settimana scorsa ha permesso di liberare circa ottomila chilometri quadrati di territorio nella regione di Kharkiv, si sta concentrando verso la parte orientale del paese.

Nelle ultime ore il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, ha detto che le forze armate ucraine hanno il pieno controllo di Bilohorivka, un sobborgo di Lysychansk una delle città capitolate nei mesi scorsi quando Mosca aveva deciso di ritirarsi da Kiev e di concentrare la guerra nel Donbass. «Passo dopo passo, centimetro dopo centimetro, libereremo tutta la nostra terra dagli invasori», ha detto Haidai.

Gli fa eco il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Abbiamo avvertito che i soldati russi in Ucraina hanno solo due opzioni: scappare dalla nostra terra o arrendersi», ha detto in un video messaggio.

Aver ottenuto nuovamente il controllo di Bilohorivka è una piccola vittoria ma dal forte valore simbolico, dato che così le truppe russe non hanno più il pieno controllo della regione di Lugansk, una delle due autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass dove insieme all’esercito di Mosca combattono anche le milizie filorusse affiliate.

Si tratta anche di una vittoria che ha inferto un duro colpo al morale dei russi. Haidai ha detto che i leader separatisti di Lugansk hanno iniziato a farsi prendere dal panico. Ci sono state numerose segnalazioni di uomini arrestati per strada e arruolati nell’esercito, mentre le comunicazioni e internet sono state momentaneamente bloccate per evitare che la gente venisse a sapere delle difficoltà dei militari di Mosca.

Nel frattempo, Denis Pushilin il leader della vicina repubblica di Donetsk ha chiesto ai suoi colleghi di Lugansk di fare il possibile per organizzare al più presto un referendum sull’adesione delle due amministrazioni a Mosca.

Secondo l’ultimo bollettino di intelligence pubblicato dal ministero della Difesa britannico, i timori per la sicurezza hanno spinto la flotta russa del Mar Nero a trasferire i suoi sottomarini Kilo da Sebastopoli, in Crimea, a Novorossia, nel sud della Russia. Per i servizi di sicurezza britannici la capacità di colpire obiettivi a lungo raggio da parte dell’esercito ucraino – grazie alle armi inviate dai paesi Nato – ha spinto Mosca a prendere contromisure, indebolendo la sua presenza in Crimea, uno degli obiettivi dichiarati all’inizio dell’invasione da parte del presidente Vladimir Putin.

I corpi ritrovati a Izium

Dopo la ritirata dell’esercito russo dalla regione di Kharkiv, le truppe ucraine hanno trovato nei giorni scorsi una fossa comune nella città di Izium. Finora sono stati riesumati ben 146 sui quali sono in corso le indagini forensi per capire sia per accertare le cause della loro morte sia per capire se i corpi abbiano subìto crimini di guerra o torture, accuse negate dal Cremlino.

Oleh Synehubov, governatore della regione di Kharkiv, ha dichiarato che tra i corpi riesumati ci sono anche due bambini. Attualmente team di investigatori stanno ancora lavorando sul posto, ma nei giorni scorsi sono stati trovati cadaveri con le mani legate dietro il corpo. Il rischio è di essere di fronte a una nuova Bucha.

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