Oggi è l’87esimo giorno dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, Domani segue tutte le notizie con un liveblog costantemente aggiornato. Cosa c’è da sapere:

  • L’acciaieria Azovstal di Mariupol è sotto il controllo della Russia, dopo settimane di combattimenti. 
  • Nel Lugansk sono in corso pesanti combattimenti, alla periferia di Severodonetsk, dove per adesso sono 13 i civili rimasti uccisi nelle ultime 24 ore.
  • Gazprom ha confermato l’interruzione delle forniture di gas alla Finlandia.
  • Per Volodymyr Zelensky, la guerra potrà finire solo con mezzi diplomatici e i negoziati con la Russia dipenderanno dalle vite dei difensori dell’Azovstal. Mosca valuta lo scambio dei prigionieri con il filorusso Medvedchuck.
  • Mosca ha vietato l’ingresso in Russia a 963 americani, tra cui il presidente Joe Biden.
  • Erdogan sente al telefono i leader di Svezia e Finlandia, al centro dei colloqui la richiesta di adesione nella Nato.

18.03 – Mosca valuta lo scambio dei prigionieri dell’Azovstal

Il negoziatore russo Leonid Slutsky ha aperto alla possibilità di uno scambio di prigionieri. La Russia, ha detto Slutsky, valuterà «la possibilità» di uno scambio tra i combattenti dell’acciaiera Azovstal con l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuck.


16.13 – Finlandia risponde a Erdogan sul terrorismo

Il presidente finlandese Sauli Niinisto ha avuto una conversazione telefonica con il presidente turco Erdogan: «Ho dichiarato che in quanto alleati della Nato la Finlandia e la Turchia si impegneranno per la sicurezza reciproca e le nostre relazioni si rafforzeranno. La Finlandia condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni». Lo ha scritto Niinisto su Twitter.


15.29 – Erdogan chiede alla Svezia lo stop al sostegno dei terroristi

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con la premier svedese Magdalena Andersson. Per il turco «il sostegno politico, finanziario e militare della Svezia alle organizzazioni terroristiche deve finire». Nella telefonata, come riferisce una nota della presidenza di Ankara, i due leader hanno discusso delle relazioni bilaterali e soprattutto della richiesta di adesione alla Nato da parte di Stoccolma.


15.01 – I filorussi: un processo per i combattenti ucraini dell’Azovstal è inevitabile

Il leader dei separatisti filorussi di Donetsk Denis Pushilin ha sostenuto che un processo davanti a giudici russi per i combattenti ucraini dell’Azovstal, ora prigionieri di Mosca, è «inevitabile», trattandosi di «una richiesta dei cittadini e della società».


14.05 – Mosca vieta l’ingresso nel paese a Biden

Il ministero degli esteri di Mosca ha pubblicato una lista di 963 cittadini americani a cui viene vietato l’ingresso in Russia. Nella lista, come riporta l’agenzia russa Interfax, c’è anche il presidente statunitense Joe Biden. Una misura presa per rispondere alle sanzioni contro il Cremlino da parte degli Stati Uniti.


12.40 – Zelensky: i negoziati dipendono dalle vite dei difensori Azovstal

Zelensky ha spiegato che la ripresa dei negoziati con la Russia dipenderà molto dal trattamento che riceveranno i difensori dell’Azovstal e dai risultati dello scambio di prigionieri che dovrà coinvolgere i militari usciti dall’acciaieria.


11.58 – Due rotte terrestri per le esportazioni di cibo dall’Ucraina

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha annunciato su twitter la preparazione di due rotte terrestri per le esportazioni di cibo: «Bloccando i nostri porti, la Russia mette a rischio fame milioni di persone. Insieme ai partner, l’Ucraina ha stabilito due rotte terrestri alternative per consegnare le esportazioni di cibo e salvare l’Africa e altre regioni dalla carestia. La Russia deve porre fine al blocco per consentire la piena e libera esportazioni».


11.43 – La Russia ha deportato 1,37 milioni di ucraini secondo Kiev

La commissaria ai diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, ha reso noto alcuni numeri sulla fuga e sui trasferimenti forzati della popolazione ucraina: «La Russia ha deportato 1.377.925 persone, compresi 232.480 bambini» dall’Ucraina. «Le dichiarazioni della Russia sul presunto trasferimento volontario degli ucraini – ha aggiunto Denisova – non sono vere. Abbiamo la prova incontrovertibile di deportazioni forzate e pianificate».


10.48 – Zelensky promette il ritorno a casa dei combattenti dell’Azovstal

Il presidente ucraino Zelensky ha commentato la notizia dell’uscita dei militari asserragliati nell’acciaieria Azovstal: «Li porteremo a casa. Questo è quello che dobbiamo fare con in nostri partner che si sono presi la responsabilità». Durante un’intervista alle tv del paese, Zelensky ha poi aggiunto: «I ragazzi hanno ricevuto l’ordine dai militari di uscire allo scoperto e salvarsi la vita».


10.15 – Zelensky: la guerra si concluderà solo con la diplomazia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando a un canale tv del suo paese, ha affermato che la guerra «sarà sanguinosa, si combatterà, ma si concluderà definitivamente con la diplomazia». I negoziati tra Mosca e Kiev però sono ancora fermi.


9.45 – Incendio in un centro aerospaziale russo

Un incendio si è sviluppato in una stazione di trasformazione nei locali dell’Istituto centrale di Aeroidrodinamica Zhukovsky (TsAgi) nella regione di Mosca. Le fiamme sono state domate e non ci sarebbero vittime.


9.14 – Londra pensa a mandare armi alla Moldavia

Liz Truss, foreign secretary britannica, in un’intervista al Telegraph ha rivelato di aver cominciato a discutere con gli alleati internazionali dell’invio di armi moderne alla Moldavia per proteggersi dalla minaccia russa.


8.20 – Gazprom conferma a chiusura del gas per la Finlandia

Gazprom ha confermato di aver interrotto le forniture di gas dalla Federazione Russa alla Finlandia. Lo riporta l’agenzia russa Tass.


8.18 – Combattimenti nel Lugansk, sei civili uccisi

Sono sei i civili rimasti uccisi durante i combattimenti nel Lugansk che vanno avanti dalla giornata di ieri. A riferirlo è il capo dell’amministrazione militare regionale della regione Sergiy Gaidai su Telegram: «Sei persone sono morte e sono in corso combattimenti alla periferia di Severodonetsk».

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