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A sei mesi dall’adozione del nuovo concetto strategico della Nato emergono chiari gli elementi di continuità e di novità.
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Per usare le parole del documento, lo scopo dell’Alleanza continua a essere la difesa collettiva, con un approccio a 360 gradi che cerca di adattarsi a una realtà operativa che cambia in continuazione, che cresce di dimensioni, in profondità, vola nello spazio e naviga nelle fibre ottiche in luoghi del tutto immateriali.
- Ma hanno assunto rilievo la Cina e il dominio cibernetico. Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari: “Corsa alle armi”, in edicola e in digitale da venerdì 2 dicembre.
Molte cose sono state dette e scritte a proposito del nuovo concetto strategico della Nato: che era in ritardo, perché i concetti strategici escono ogni dieci anni; che la Nato dimentica l’Europa; che è un ritorno al passato; che guarda al futuro con la dimensione cyber; che per la prima volta si parla di Cina. C’è del vero in quasi tutte queste affermazioni, ma da sole rischiano di essere troppo semplicistiche. Di sicuro il vertice di Madrid di giugno 2022 sarà ricordato come una pietra mili



