Missili su Odessa come rappresaglia dell’attacco ucraino contro il quartier generale della flotta russa a Sebastopoli. Secondo le autorità ucraine, il bombardamento avvenuto nei pressi del porto di Odessa ha preso di mira un magazzino nel quale erano conservate mille tonnellate di grano. Nell’attacco sono morte due persone.

Negli attacchi di questa notte, l’esercito russo avrebbe utilizzato 19 droni kamikaze e 14 missili, due dei quali supersonici. Le difese aeree sono riuscite a intercettare tutti i droni e 11 missili.

Il bilancio dell’attacco in Crimea

A tre giorni di distanza dall’attacco missilistico che ha preso di mira il quartier generale della flotta russa in Crimea, le autorità ucraine hanno annunciato la morte di 34 ufficiali russi e del comandante, l’ammiraglio Viktor Sokolov. Altri 105 russi sono rimasti feriti. Se la notizia fosse confermata anche dai russi sarebbe una dura perdita per l’esercito di Mosca.

Non è la prima volta che la Crimea – territorio annesso dalla Russia nel 2014 – è bersaglio di attacchi da parte dell’esercito ucraino. Il territorio ha un ruolo strategico importante, non solo perché è la base di parte della flotta russa che dal Mar Nero attacca le città ucraine ma anche perché permette a Mosca di avere un collegamento terreno continuo che parte dalle regioni controllate nel Donbass e arriva alla Penisola.

Nuove armi per l’esercito di Kiev

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che nuove armi sono arrivate per l’esercito. «Buone notizie dal ministro della Difesa (Rustem) Umerov. Gli Abrams sono già in Ucraina e si stanno preparando a rinforzare le nostre brigate», ha detto in un messaggio postato sui canali social. 

Dal fronte polacco, invece, anche il presidente Andreij Duda è d’accordo con il premier Morawiecki sulla linea di non trasferire nuove armi all’Ucraina. «Sia lui sia io abbiamo detto che l'invio di qualsiasi nuova attrezzatura che stiamo attualmente acquistando, come gli obici K2 o i carri armati K9, è fuori discussione. Devono servire a rafforzare l'esercito polacco. Ma questo non significa che non trasferiremo affatto armi. Quando le vecchie apparecchiature vengono sostituite con quelle moderne, non ho problemi a inviarle agli ucraini», ha detto Duda in un’intervista.

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