Alla fine l’incrociatore missilistico russo Moskva è affondato. A nulla è servito il tentativo di traino verso il porto di Sebastopoli. La struttura era gravemente danneggiata e il cattivo tempo non ha permesso il recupero della mastodontica nave.

Le autorità ucraine hanno anche riportato la notizia che il comandante a bordo, Anton Kurpin, sarebbe morto nell’esplosione provocata da quello che i russi definiscono un incidente nel deposito munizioni. Per gli ucraini, invece, il Moskva è stato abbattuto da due loro missili Neptune. Il Pentagono conferma e fa sapere che forse ci sono più vittime a bordo, dal Cremlino non vogliono commentare.

Mariupol

Se e come questo evento cambi le carte in gioco nella guerra non è ancora chiaro. Più palese, invece, appaiono le estreme difficoltà della difesa ucraina nella città di Mariupol. Ieri il generale russo Mikhail Mizintsev ha chiesto ai soldati che stanno difendendo strenuamente l’acciaieria Azovstal di deporre le armi, garantendo corridoi umanitari e una vita salva. La battaglia ha raggiunto un livello aggressivo e feroce, denunciano gli ucraini. Per la prima volta dall’inizio della guerra l’esercito russo ha usato bombardieri a lungo raggio per attaccare la città portuale.

Gli Usa inviano armi

Tra oggi e domani, come annunciato dal Pentagono, dovrebbero arrivare nella regione gli armamenti americani. In questa nuova partita di armi rientrerebbero anche elicotteri Mi-17 e sistemi d’artiglieria pesanti in grado di sparare anche fino a 70 chilometri di distanza. La Russia ha inviato a Washington una nota diplomatica formale avvertendo che le spedizioni di sistemi d’arma «più sensibili» verso l’Ucraina possono portare a «conseguenze imprevedibili». Nel pomeriggio di ieri è arrivata la risposta del portavoce del Dipartimento di stato americano: «Avevamo avvertito la Russia che se avessero invaso l’Ucraina la risposta sarebbe stata senza precedenti. Come dice Biden, le grandi nazioni non bluffano».

Gli attacchi a Kiev

A circa due settimane dalla ritirata dell’esercito russo dalla regione di Kiev all’alba della giornata di ieri sono state udite delle forti esplosioni. Un bombardamento russo ha colpito una fabbrica di armi vicino la capitale e l’esercito di Mosca ha annunciato che intensificherà gli attacchi nell’area, dopo i bombardamenti subiti nei villaggi russi lungo il confine nei giorni scorsi. L’offensiva russa si concentrerà anche nella regione di Kherson e tra le prossime città a essere colpite ci sarà Mykolaiv. La popolazione è già in fuga.

Le autorità ucraine hanno denunciato un attacco russo contro un convoglio umanitario, i soldati di Putin avrebbero sparato contro un autobus che trasportava civili uccidendo sette persone. Il conflitto sta assumendo connotati sempre più brutali e non è chiaro ancora quanto possa durare l’offensiva, per il segretario di stato americano, Antony Blinken, il rischio è che i combattimenti dureranno per tutto il 2022.

La grande partita si gioca nel Donbass, lo sanno anche gli americani che in poche ore hanno approvato l’invio di nuove armi. Zelensky ringrazia e il Cremlino, invece, oltre alle minacce, espelle 18 membri della delegazione dell’Ue a Mosca.

 

 

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