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Gli autocrati come Putin hanno usato queste piattaforme come armi strategiche contro i paesi democratici, che considerano una minaccia. I russi sono riusciti a studiare e manipolare i modelli che ordinano l’engagement di Facebook o YouTube.
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Senza certi limiti, le implicazioni di queste tecnologie sono profonde e spaventose: per queste elezioni, per il nostro sistema legale, per la nostra democrazia, per il regime probatorio, per il nostro intero ordine sociale.
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I social media sono uno strumento. In fondo non sono gli strumenti a controllarci. Li controlliamo noi e possiamo riprogrammarli. Sta a ciascuno di noi decidere a cosa dare valore e utilizzare gli strumenti che abbiamo per promuovere quei valori.
Questo articolo è tratto dal nuovo numero di speciale Scenari – l’inserto geopolitico di Domani che leggere in edicola o nell’App a questo link: https://bit.ly/3EZ1tjq