«Ho negoziato per due mesi tutti i giorni con la delegazione ucraina. Ci sono persone in gamba da quelle parti, parliamo la stessa lingua. Loro erano d’accordo con la bozza del trattato di pace». A parlare è Vladimir Medinskij, ex ministro della Cultura della Federazione russa e uno dei più noti consiglieri del presidente Vladimir Putin, in un’intervista esclusiva su Presa Diretta per Rai Tre.

Ai giornalisti italiani Medinskij ha detto che durante i negoziati le due delegazioni avevano quasi raggiunto un accordo, ma poi Kiev si è tirata indietro dopo aver sentito i partner americani.

«Non tutto il trattato, ma diciamo un 75 per cento di quel trattato di pace è stato approvato fino all’ultima lettera della bozza – ha detto Medinskij – poi però gli ucraini hanno preso la bozza e hanno detto “dobbiamo parlare con i nostri partner occidentali, con gli americani...loro non ci appoggiano”».

E ora? «Continueremo a combattere, perché non sono gli ucraini a prendere le decisioni, o almeno non sono solo loro a prendere decisioni». Dice il consigliere del presidente Putin nell’intervista.

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