A quasi otto mesi di distanza dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina la guerra non accenna a diminuir. In vista dell’inverno i due eserciti coinvolti hanno bisogno di ottenere importanti risultati per poi riprendere con maggiore intensità il conflitto nella prossima primavera. Questa mattinata i russi hanno bombardato le città di Zaporizhzhia e Kharkiv, dove sono stati colpiti edifici residenziali e amministrativi ferendo sei persone.

L’esercito ucraino, invece, continua ad avanzare nella regione di Kherson dove i russi e i separatisti stanno dislocando la popolazione civili in vista di una vasta controffensiva di Kiev. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky i militari russi hanno intenzione di distruggere la diga idroelettrica di Kakhovka, che si trova a Kherson, mettendo a rischio una rete di canali lunga 400 chilometri costruita in epoca sovietica.

«Se la diga viene distrutta... il canale della Crimea settentrionale semplicemente scomparirà», e questa sarebbe «una catastrofe su larga scala», ha detto Zelensky. Un attacco di questo tipo «avrà lo stesso significato dell'uso di armi di distruzione di massa», ha aggiunto Zelensky.

Secondo Kiev, l’obiettivo russo è inondare una parte del fiume Dnipro dove l’esercito di Mosca rischia di rimanere intrappolato nell’avanzata dei soldati ucraini.

Per cercare di dirottare le forze di Kiev nella sorveglianza dei confini settentrionali, secondo l’intelligence britannica Mosca ha orchestrato una campagna di distrazione annunciando nei giorni scorsi che 70mila soldati bielorussi sarebbero stati coinvolti in un nuovo gruppo di forze congiunte con i russi.

Il coinvolgimento dell’Iran

Anche il portavoce del Consiglio nazionale della sicurezza americana, John Kirby, ha accusato l’Iran di essere «direttamente impegnata sul terreno e attraverso la fornitura di armi che stanno uccidendo civili e distruggendo infrastrutture civili». Non solo, gli iraniani avrebbero anche messo a disposizione supporto tecnico in favore dei russi che non hanno famigliarità con i droni. 

«Possiamo confermare che il personale militare russo di base in Crimea ha pilotato Uav iraniani e li ha utilizzati per condurre attacchi cinetici in tutta l’Ucraina, compresi gli attacchi contro Kiev degli ultimi giorni», ha aggiunto Kirby.

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