Mondo

I filoputiniani d’Italia disprezzano la libertà

LaPresse lapresse
LaPresse lapresse
  • Nelle parole dei filoputiniani di casa nostra, i colori vivaci delle cartine che illustrano l’espansione della Nato suggeriscono che Vladimir Putin ha le sue ragioni nel sentirsi accerchiato. 
  • Devono essercene parecchi a pensarla così tra i trecento parlamentari – dicesi trecento – che hanno disertato l’aula quando parlava Zelenski.
  • Costoro tradiscono la debolezza del proprio civismo. Gli orientamenti “filoputinisti” sono in Italia più marcati che non in altri paesi europei perché qui lo spirito democratico insiste sul richiamo al popolo, sul pacifismo o sulla straordinaria generosità dell’assistenza, ma non sul culto delle libertà e dello stato di diritto, che è ben poco praticato.

Tra le tante cartine va forte quella con la graduale estensione della Nato. Mostra come negli anni si sia avvicinata ai confini russi. Per la verità, la storia è ben più complessa, non è stata affatto una marcia di avvicinamento, e c’è stato anche un momento in cui sembrava che anche la Russia potesse entrare nell’alleanza. Ma questi sono dettagli per specialisti. I bei colori vivaci delle cartine suggeriscono che Vladimir Putin ha le sue ragioni nel sentirsi accerchiato. Per carità, non c’è

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE