- La politica italiana appare spesso come un’arena conflittuale nella quale i partiti sono in perenne contrasto tra loro. C’è però un ambito nel quale le cose vanno in modo assai diverso: la politica di difesa. Le decisioni, per esempio in materia di missioni militari, sono state quasi sempre adottate in modo bipartisan, in un clima di generale disinteresse.
- Che ruolo giocano allora i partiti italiani in politica estera e di difesa? In che modo hanno votato in parlamento su questioni relative alla sicurezza internazionale? Quale fattore spiega le decisioni assunte: l’ideologia? Il contenuto specifico dei temi affrontati? O, semplicemente, il fatto di stare al governo o all’opposizione?
- Che impatto hanno avuto – e hanno tuttora - i “partiti populisti” sulla politica estera italiana? Il breve “esperimento” del governo giallo-verde fornisce alcune utili risposte, tra retorica del cambiamento e sostanziale continuità nelle scelte.
I partiti non contano niente. O quasi niente. Per molto tempo la ricerca ha ignorato il ruolo dei partiti politici in politica estera, considerandoli per lo più irrilevanti. Da alcuni anni, però, questa visione superficiale ha lasciato il posto a una serie di studi che hanno dimostrato l’importanza di indagare il rapporto partiti e politica internazionale. Che ruolo giocano allora i partiti italiani in politica estera? La recente ricerca su partiti e politica estera – nel contesto post Guerra F



