Alla vigilia del faccia a faccia tra il presidente serbo, Aleksandar Vucic, e il premier del Kosovo, Albin Kurti, ci sono poche speranze che la tensione possa dissiparsi
Come un labirinto in cui più ci si addentra, meno si intravede l’uscita. Fino a smarrire la destinazione. Non più il dialogo, ma la de-escalation. Alla vigilia del faccia a faccia tra il presidente serbo, Aleksandar Vucic, e il premier del Kosovo, Albin Kurti, il primo dagli scontri nel nord dell’ex provincia serba che hanno provocato il ferimento di trenta soldati del contingente Nato in Kosovo (Kfor), le aspettative che si arrivi a una svolta nelle relazioni tra i due nemici sono ridotte al l



