Presto «sarà formato e annunciato il nuovo governo di Kabul». Lo ha sottolineato il portavoce dei Talebani, Zabihullah Mujahid, all'emittente Tolo, confermando che sono in corso colloqui tra talebani e alcuni leader politici come Abdullah Abdullah, l'ex presidente Hamid Karzai e il gierrigliero Gulbuddin Hekmatyar.

Il prossimo martedì il G7 si confronterà sulla crisi Afghana, mentre continuano i disordini all’aeroporto di Kabul che stanno causando vittime e feriti. Tra la paura degli afghani per l’avvento dei talebani e il caos nella capitale, gli Stati Uniti hanno annunciato che metteranno a disposizione altri voli di linea per le evacuazioni. Il presidente del consiglio Mario Draghi ha dato il via libera per l’utilizzo della base Usa di Sigonella per i richiedenti asilo e a breve arriverà il primo volo.

Il vertice

L’annuncio del vertice arriva direttamente dal premier britannico Boris Johnson che ha fatto un tweet: «È fondamentale che la comunità internazionale lavori congiuntamente per assicurare evacuazioni sicure, prevenire una crisi umanitaria e supportare il popolo afghano».

L’annuncio di Sigonella

La Naval Air Station di Sigonella «è stata incaricata di supportare l'evacuazione sicura di cittadini statunitensi, di richiedenti visto speciale per immigrati e di afghani vulnerabili. Prevediamo di accogliere i primi sfollati già questo pomeriggio e stiamo lavorando in piena collaborazione e con i nostri ospiti italiani». Questa operazione, precisa una nota pubblicata su Facebook «richiederà uno sforzo di tutti e ci richiederà di mantenere un alto livello di impegno per il prossimo futuro».

Caos a Kabul

In mattinata sette civili afgani sono stati uccisi vicino all'aeroporto di Kabul nella calca di persone che cercano di fuggire dall'occupazione dei talebani. Lo ha reso noto il ministero della Difesa, sottolineando che «le condizioni sul campo rimangono estremamente difficili, ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire la situazione nel modo più sicuro e protetto». I talebani danno la colpa agli Stati Uniti: «L'America, con tutta la sua potenza e le sue strutture, non è riuscita a portare ordine all'aeroporto. C'è pace e calma in tutto il paese, ma c'è caos solo all'aeroporto di Kabul» ha detto il funzionario Amir Khan Mutaqi secondo quanto riportato sul suo sito dall'agenzia stampa russa Sputnik.

Il portavoce dei talebani, Mohammad Naeem, parlando alla tv di Stato iraniana sabato sera in video chiamata, ha aggiunto: «Gli americani hanno annunciato “vi porteremo in America con noi” e la gente si è raccolta all'aeroporto di Kabul», e «se questo venisse annunciato adesso in qualunque paese del mondo la gente non ci andrebbe?», ha detto Naeem. Il conduttore della tv di Stato iraniana, che a lungo ha criticato gli Usa dalla Rivoluzione islamica del 1979, ha risposto rapidamente: «Non succederà in Iran». Ma Naeem ha risposto: «Stia sicuro che succederebbe ovunque».

Secondo fonti Nato sono almeno 20 le persone morte negli ultimi sette giorni nell’ambito delle evacuazioni: «Le nostre forze stanno mantenendo una rigida distanza dalle aree esterne dell’aeroporto di Kabul per evitare scontri con i talebani», ha dichiarato il funzionario.

Arrivi in Italia

Questa mattina sono arrivati in Italia altri 211 cittadini Afghani e un altro aereo è decollato. Attualmente sono arrivati in Italia 1394 cittadini afghani.

Allarme umanitario

Mary-Ellen McGroarty, direttrice nazionale del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite per l'Afghanistan, ha dichiarato all'Observer che un'azione rapida e coordinata è fondamentale: «Altrimenti, una situazione già orrenda diventerà una catastrofe assoluta, un completo disastro umanitario», ha detto. «Dobbiamo portare rifornimenti nel paese, non solo in termini di cibo, ma anche di forniture mediche, di ripari. Abbiamo bisogno di soldi e ne abbiamo bisogno ora», ha aggiunto.

Anche una partoriente

Intanto continua il dramma dei bambini. Dopo le immagini delle madri che passano i loro figli oltre il filo spinato ai soldati, le evacuazioni avvengono in condizioni sempre più delicate. L'esercito degli Stati Uniti ha fatto sapere che una donna afghana ha partorito a bordo di un C-17 dell'aeronautica militare che stava volando dal Medio Oriente alla base aerea di Ramstein, in Germania. La base viene utilizzata come area di transito per le persone evacuate dall'Afghanistan. L'Air Mobility Command dell'esercito ha twittato che la madre ha iniziato ad avere complicazioni durante il volo sabato. «Il comandante dell'aereo ha deciso di scendere di quota per aumentare la pressione dell'aria nell'aereo, il che ha aiutato a stabilizzare e salvare la vita della madre», si legge. All'arrivo a Ramstein, il personale medico statunitense è salito a bordo. «La bambina e la madre sono state trasportate in una vicina struttura medica e sono in buone condizioni», hanno detto i militari.

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