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Il Cremlino oscura i media indipendenti dopo averli strangolati per anni

Novaya Gazeta editor Dmitry Muratov talks to media at the Novaya Gazeta newspaper, in Moscow, Russia, Friday, Oct. 8, 2021. As a new Nobel Peace Prize laureate, Russian newspaper editor Dmitry Muratov has downplayed the buzz around his name. The award isn't for him, he says, but for all of the staff at Novaya Gazeta, the independent Russian newspaper noted for investigations of official corruption, human rights abuses and Kremlin criticism (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
Novaya Gazeta editor Dmitry Muratov talks to media at the Novaya Gazeta newspaper, in Moscow, Russia, Friday, Oct. 8, 2021. As a new Nobel Peace Prize laureate, Russian newspaper editor Dmitry Muratov has downplayed the buzz around his name. The award isn't for him, he says, but for all of the staff at Novaya Gazeta, the independent Russian newspaper noted for investigations of official corruption, human rights abuses and Kremlin criticism (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)

Per reprimere il dissenso interno e controllare la narrazione della guerra, il governo russo sta chiudendo giornali e piattaforme libere che a lungo sono state tollerate dal potere. La strategia dell’accerchiamento della libera informazione va avanti da anni

  • Eliminare il dissenso interno. Controllare la narrazione. Screditare chi si oppone al pensiero dominante. La guerra scatenata da Vladimir Putin all’Ucraina non è condotta solo sul campo di battaglia, ma anche internamente.
  • Nelle ultime settimane le autorità giudiziarie e per le comunicazioni di Mosca hanno colpito i media indipendenti, bollati come nemici del Cremlino. Chi resiste deve cedere alle limitazioni imposte dal governo.
  • Il prossimo obiettivo nella lista di Putin è il giornale indipendente Novaja Gazeta, da Dmitrij Muratov, premio Nobel per la pace.

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