- Per molti sovranisti di destra Vladimir Putin è stato esplicitamente un faro. Si possono e debbono avere rapporti decenti, diplomatici con questo tipo di leader, ma non relazioni amicali e meno che mai esibire entusiastica ammirazione.
- Per contrastare una sfida esistenziale non c’è sovranismo che tenga. La riposta è nella coesione che porta anche alla rielaborazione del significato e delle modalità di una difesa comune. La sede più affidabile per una politica efficace è l’Unione europea.
- L’ammirazione dei sovranisti europei per i leader autoritari erode e indebolisce la democrazia. Temo che la lezione non sia ancora stata imparata.
Premesso che trovo non solo auspicabile, ma logico il cambio di regime in Russia: chi lancia una guerra e la perde deve essere sostituito, il tema attuale è il declino dei sovranisti. Per molti di loro Vladimir Putin è stato esplicitamente un faro. Il silenzio di Silvio Berlusconi, sedicente portatore di una rivoluzione liberale in Italia, avrebbe dovuto essere spezzato già prima dell’aggressione all’Ucraina, vale a dire quando Putin dichiarò esaurita l’epoca delle democrazie liberali. Fors


