IL VERTICE STRAORDINARIO

Il G20 sull’Afghanistan è virtuale in tutti i sensi. Pure gli Usa lo depotenziano

(Mario Draghi. Foto Filippo Attili, Chigi)
(Mario Draghi. Foto Filippo Attili, Chigi)
  • Mario Draghi aveva puntato su questo vertice straordinario. Ma si notano le assenze di Vladimir Putin e Xi Jinping. Joe Biden c’è, ma è politicamente altrove: va per tavoli suoi.
  • «La destabilizzazione in Afghanistan non fa comodo a nessuno, però ciascuno vuol stabilizzare l’area a modo suo», dice il presidente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale. Mentre i presidenti russo e cinese si assentano dal G20, intanto partecipano o organizzano altri format ristretti.
  • Washington segue le dinamiche tra grandi potenze e organizza per il weekend negoziati coi talebani. In tutto questo l’Europa rimane esclusa e debole. E il multilateralismo è agonizzante.

Nel G20 straordinario sull’Afghanistan ciò che si nota sono gli assenti. Il premier Mario Draghi elenca gli sforzi comuni per evitare la catastrofe umanitaria, l’impegno per ripristinare un sistema bancario afghano al collasso, la lotta al terrorismo e definisce il summit «un successo», ma implacabile alla fine dei suoi annunci gli piomba addosso la domanda: «Presidente, perché Vladimir Putin e Xi Jinping non hanno partecipato?». Nessun motivo particolare, hanno mandato altri al posto loro, ris

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