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Il Grande fratello cinese controlla anche se usi la carta igienica

Le telecamere in Cina a partire dal 2017, quando il governo ha promosso lo sviluppo dell’industria dell’intelligenza artificiale, sono diventate mezzi con cui raccogliere i dati biometrici dei cittadini grazie alla tecnologia del riconoscimento facciale: la popolazione non è d’accordo e adesso sembra che Pechino concederà una norma per regolare l’utilizzo

  • Da tempo ormai la Cina è uno dei paesi più tecnologicamente avanzati, e quindi sorvegliati, al mondo. Si stima che sul suo territorio due anni fa fossero già presenti 350 milioni di videocamere e che entro il prossimo anno diventeranno 560 milioni, circa una ogni tre persone.
  • Se per quanto riguarda il contact tracing durante la lotta al Covid-19 l’opinione pubblica cinese non si è particolarmente scomposta, al riconoscimento facciale da subito è stata riservata un’accoglienza più fredda.
  • Quando la raccolta dei dati personali è apparentemente inutile e può rivelarsi fonte di truffe, l’opinione pubblica cinese, a differenza di quanto potremmo pensare noi, si fa sentire.

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