Tonante, fiero, polarizzante: il discorso sullo stato dell’Unione detta il tono della campagna elettorale contro «la principale minaccia alla democrazia». Biden si è anche scrollato di dosso le preoccupazioni riguardanti sulla sua salute mentale e la sua capacità di svolgere le sue funzioni presidenziali
Lo Stato dell’Unione pronunciato da Joe Biden, l’ultimo del suo primo mandato, è diverso da tutti i precedenti. Non solo perché è un discorso elettorale, con una difficile rielezione che lo attende a novembre, ma anche per il tono: Biden ha tuonato per rammentare al popolo americano che in gioco, stavolta, c’è la sopravvivenza della democrazia. Non che il tema sia nuovo nella prolusione annuale dell’inquilino della Casa Bianca di fronte al Congresso riunito e ai giudici della Corte Suprema. Ma m


