14 agosto 2021 • 18:26Aggiornato, 15 agosto 2021 • 13:50
In questo momento di caos in Afghanistan entreranno nella partita più facilmente Russia e Cina, entrambe a modo loro hanno una frontiera comune con Kabul.
Mosca attraverso le ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale, Pechino direttamente ma lungo una striscia di terra breve e soprattutto impervia, ad alta quota, praticamente senza strade.
Un diplomatico afgano dice che «i talebani non sono funghi che crescono all’improvviso», che per una operazione di questo tipo non sono sufficienti i trentamila studenti islamici stimati fino a poche settimane fa.