Nel nuovo smartphone Huawei spunta un misterioso processore avanzato: come è stato possibile produrlo malgrado l’embargo hi-tech? Lo scontro geopolitico passa sempre di più dalle nuove tecnologie e dalla fabbricazione dei chip
Può uno smartphone finire al centro della contesa che sta ridisegnando gli equilibri geopolitici del pianeta? Sì, se il device in questione è il Mate 60 Pro di Huawei, che monta il Kirin 9000s, un nuovo, potente processore fabbricato in Cina in circostanze e con modalità avvolte dal mistero. Colpita dall’embargo hi-tech statunitense, la seconda economia del pianeta, in teoria, non ha gli strumenti per sfornare un microchip a 7 nanometri come il Kirin 9000s, che sarebbe (il condizionale è d’obbl



