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Il progressismo americano si ferma nelle scuole

The Roanoke Times
The Roanoke Times
  • Il repubblicano Glenn Youngkin è stato eletto governatore della Virginia anche facendo leva sulla frustrazione e la rabbia accumulata dai genitori durante i mesi della pandemia, quando la questione della didattica a distanza si è sovrapposta alla guerra culturale sulla critical race theory.
  • Il democratico Terry McAuliffe duranta la campagna ha detto che i genitori non dovrebbero occuparsi di cosa si insegna a scuola. La frase, estrapolata dal contesto, è stata utilizzata da Youngkin per convincere un elettorato composto da centinaia di migliaia di genitori bianchi.
  • Intorno al tema dell’educazione si è così aperta una strada che sembra riuscire a tenere insieme le due anime del partito, quella ancora legata a Donald Trump e quella che proprio per disprezzo nei confronti dell’ex presidente si è allontanata. 

C’è un punto sul quale il progressismo americano si arresta. Lo ha raccontato bene lo scorso anno il New York Times, in un podcast in cinque episodi, Nice White Parents, simpatici genitori bianchi. L’idea alla base della serie è che quando si osserva l’innegabile diseguaglianza nel sistema educativo in America, ci si trova sempre davanti a discorsi, proposte e riforme che mettono al centro le fasce più discriminate e svantaggiate, ovvero i bambini che vivono in povertà e appartengono a minora

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