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Il ruolo dei droni nella sfida tra Stati Uniti e Russia sulle armi nucleari

La decisione di Putin sospendere la partecipazione al trattato New Start sul controllo delle armi nucleari è arrivata dopo le incursioni dei droni ucraini nel territorio russo. Gli scontri sui cieli di questi giorni vanno letti sullo sfondo della competizione nucleare fra le potenze

  • Le incursioni dei droni ucraini nel territorio russo hanno determinato la decisione di Vladimir Putin di sospendere la partecipazione al New Start, il trattato bilaterale Usa-Russia sul controllo delle armi nucleari.
  • Per i russi queste operazioni di Kiev hanno il sostegno del Pentagono, e dunque l’effettivo danno è insignificante rispetto al rischio strategico introdotto da Washington nel conflitto.
  • Gli enormi rischi aperti dalla guerra in Ucraina e l’avversione incattivita tra i due blocchi nemici, fanno sì che l’aumento dei missili, anche nella versione leggera di armi nucleari “tattiche”, sia la meno razionale delle strategie possibili. Eppure accade.

«I sistemi di difesa aerea delle forze aerospaziali russe hanno impedito un attacco di droni ucraini sull’aeroporto militare di Engels, nella regione di Saratov. Tre persone sono state uccise per la caduta di detriti, gli aerei non sono stati danneggiati». Il lancio dell’agenzia russa Tass è di lunedì 26 dicembre 2022. Velivoli ucraini pilotati da remoto erano penetrati in territorio russo superando di oltre 700 chilometri il confine senza essere intercettati e attaccando obiettivi militari.

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