Il sostegno della Turchia agli azeri nel conflitto in Nagorno Karabakh contro gli armeni è l’ultimo segnale della volontà di diventare superpotenza regionale, e l’Europa non ha alternative
- Le ambizioni turche al ruolo di grande potenza regionale spingono l’attivismo di Erdogan.Anche a causa degli errori politici dell’Occidente, Erdogan ha cambiato rotta proponendo la Turchia come potenza islamica e asiatica erede dell’ottomanismo.
- Erdogan ha certo strumentalizzato la religione, ma il suo nuovo corso non poteva trovare legittimazione altro che nell’Islam.
- La Turchia ha cercato di occupare quegli spazi lasciati aperti dal fallimento delle primavere arabe, inserendosi nei giochi di potenza della geopolitica mediorientale.
La Turchia è di nuovo al centro della scena geopolitica: il presidente Recep Tayyip Erdogan ha gettato tutto il peso della sua influenza a favore degli azeri in guerra con gli armeni per il Nagorno-Karabakh, terra di confine nel cuore del Caucaso. È l’ultima sfida del “sultano”: l’appellativo, affibbiatogli da numerosi media, sembra proprio addirsi a Erdogan. Sultano evoca immagini esotiche di harem e di arbitrio, di dissolutezza e di congiure, ma in sé, in arabo e di conseguenza in turco, vu



