Nella città occupata

Il tempo sospeso a Kherson in attesa della liberazione

Un soldato russo nella città occupata di Kherson (Ap)
Un soldato russo nella città occupata di Kherson (Ap)
  • Tornano a tremare le finestre degli abitanti di Kherson. Nelle chat Telegram della città dell’Ucraina meridionale arrivano foto e video di esplosioni, riprese dai balconi di chi è rimasto in città, secondo le stime meno di un terzo dei 290mila abitanti. Le immagini sono seguite dalle solite raccomandazioni: “Non uscite di casa”, “state in un posto sicuro”. Le strade del centro sono deserte.
  • Da mesi si parla di una controffensiva nel sud dell’Ucraina, promessa a gran voce dalle autorità di Kiev. Finora si è tradotta in qualche chilometro guadagnato dagli ucraini nella regione che da inizio marzo è in mano a Mosca.
  • La domanda che aleggia ora tra gli abitanti di Kherson è se sia davvero questa la volta buona per la liberazione dell’intera regione. Ci avevano già sperato a fine luglio quando gli ucraini avevano bombardato il ponte Antonovskiy per lasciare i russi senza rifornimenti. Anche allora si parlava di controffensiva.

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