Nel paese la vendita di armi non ha limiti, anzi, è una delle fonti con cui i ribelli Houthi che controllano parte del paese riescono ad autofinanziarsi. Un business amplificato grazie ai social network
«In Italia non spedisco, è troppo lontano. Posso arrivare fino in Arabia Saudita», scrive il mercante d’armi Mahmoud (nome di fantasia per motivi di sicurezza). «Ho tutto quello che cerchi», garantisce. Pistole di diverso calibro, glock, fucili, Ak-47. Illustra il suo armamentario inviando messaggi e foto su Whatsapp come fossero prodotti che si trovano con facilità sugli scaffali di un qualsiasi supermercato. «Questo costa 4000 real sauditi», scrive dopo aver inviato una foto di un Ak-74 di ori



