L’Alta Corte di Hong Kong ha ordinato la liquidazione di China Eevergrande, il colosso immobiliare più indebitato al mondo con oltre 300 miliardi di debiti.

Evergrande aveva già dovuto affrontare una richiesta di liquidazione da parte dei suoi creditori e stava preparando un nuovo piano di ristrutturazione del debito. Ma secondo la giudice Linda Chan Ching-fan il piano di ristrutturazione del debito del gruppo mancava di progressi e le attività della società erano insufficienti a coprire i suoi debiti.

Il gruppo ha già annunciato che farà ricorso in appello contro la decisione. Il direttore esecutivo di Evergrande, Shawn Siu, ha definito «molto deplorevole» la decisione dell’Alta corte di Hong Kong di disporre la liquidazione.

Il gruppo farà tutto il possibile «per portare avanti con costanza il funzionamento normale delle sue attività con la premessa di salvaguardare i diritti e gli interessi legittimi dei creditori nazionali ed esteri», ha aggiunto. Evergrande «comunicherà anche in modo proattivo con il liquidatore, coopererà in conformità con la legge nell'adempimento delle procedure pertinenti e seguirà le pratiche internazionali e le regole del mercato per promuovere il lavoro di liquidazione del debito e altri compiti chiave, tra cui garantire la consegna delle proprietà».

Fergus Saurin, difensore che rappresenta un gruppo di creditori, ha detto di non essere sorpreso dal risultato. «L’azienda non è riuscita a impegnarsi con noi. C’è stata una storia di impegni dell’ultimo minuto che non sono andati da nessuna parte», ha aggiunto. Evergrande «ha solo se stessa da incolpare per essere stata liquidata».

I mercati temono che la decisione possa avere ripercussioni sull’economia globale, ma secondo alcuni esperti solo pochi miliardi, dei 300 di debito, sono di creditori stranieri. 

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