Il tribunale di Atene ha condannato il leader del partito di estrema destra greca Alba Dorata, Nikos Michaloliakos, a 13 anni di carcere in quanto leader di una «organizzazione criminale». La corte ha dunque accolto le richieste del pubblico ministero che ieri aveva chiesto la condanna a 13 anni per il politico noto per essere negazionista e ammiratore del nazionalsocialismo.

Il tribunale ha inoltre condannato all'ergastolo un altro membro del partito, Yorgos Roupakias, per l'assassinio del rapper antifascista Pavlos Fyssas, noto come Killah P, ucciso nel 2013. Il verdetto arriva a pochi giorni da quello in cui la Corte d'appello di Atene aveva dichiarato Alba Dorata una «organizzazione criminale».

I legami con le organizzazioni italiane

Molte organizzazioni italiane della destra italiana avevano guardato nel corso degli anni ad Alba Dorata come alleato o come esempio. Nel 2013 a Roma, Casa Pound arrivò a organizzare un convegno alla presenza del vice di Michaloiakos per suggellare l’alleanza con l’organizzazione neofascista.

Il motto all’epoca fu «uniti nel programma e nel destino». Anche la Lega aveva mostrato un forte interesse per Alba Dorata: nel 2015 l’eurodeputato Mario Borghezio aveva detto che i due partiti avevano gli stessi valori e avrebbero dovuto unirsi nello stesso gruppo al parlamento europeo.

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