Un anno di proteste dopo la morte di Mahsa Amini non ha scalfito la teocrazia iraniana, che si è asserragliata. Teheran ha rinsaldato i legami con la Russia e ha fatto pace con il nemico saudita grazie alla mediazione di Xi
Un anno dopo la morte di Mahsa Amini e le dure proteste di migliaia di giovani represse con la forza e nel sangue, il regime iraniano si è asserragliato. Le proteste dei giovani nelle piazze non hanno scalfito l’unità del blocco sociale che sostiene dal 1979 il regime, con i Guardiani della rivoluzione e le loro potenti fondazioni economiche nella parte dell’asse portante del sistema che fa del “Grande satana americano”, secondo la famosa definizione di Khomeini, il vessillo dell’anti americani



