A Izhevsk, nella Repubblica russa dell'Udmurtia, un uomo ha sparato in una scuola. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno, citato dalle agenzie russe. Secondo le prime ricostruzioni l’aggressore ha utilizzato due pistole semi automatiche Makarov e indossava una maglietta con simboli nazisti. L'uomo si e' poi tolto la vita, ha riferito il governatore dell'Udmurtia.


15:35 – Secondo l’ultimo conteggio le vittime della sparatoria sono 13. Sette di loro sono bambini. L’aggressore è stato identificato come Artem Kazantsev, 34 anni, residente nella zona e diplomato nella stessa scuola. Secondo il protavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si tratta di «un atto terroristico» compiuto da «una persona che, apparentemente, appartiene a un’organizzazione o gruppo neofascista». Peskov ha poi aggiunto che «Il presidente Putin è profondamente addolorato» per le vittime. 
Alexander Brechalov, a capo della Repubblica dell'Udmurtia, dove si trova la scuola, ha rivelato che l'assalitore si era registrato presso un dispensario psiconeurologico.


 11:08 – Si aggrava il bilancio delle vittime: i morti sono nove. Tra di loro ci sono cinque studenti, due guardie di sicurezza e due insegnanti. Lo ha riferito il Comitato investigativo russo. ll ministero dell'Interno aveva precedentemente riferito di sei morti e circa 20 feriti.

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