- Padre Stan Swamy è un gesuita di 84 anni, malato di Parkinson. È stato arrestato da otto mesi insieme ad altri attivisti. Venerdì scorso l’Alta corte indiana ha rifiutato la liberazione.
- Tutto è iniziato con l’incidente di Bhima Koregaon. Nel dicembre 2018, a pochi chilometri da Pune, i nativi indiani dalit e adivasi erano riuniti per celebrare i 200 anni dalla battaglia di Bhima Koregaon. Durante le manifestazioni, sono scoppiate alcune violenze inter-comunitarie che hanno coinvolto anche gli agenti locali.
- La National investigation agency (Nia) ha cominciato a incarcerare attivisti e accademici bollandoli come terroristi sulla base di presunti legami con i guerriglieri maoisti.
Perché il governo indiano ha così paura di un gesuita di 84 anni malato di Parkinson da arrestarlo in piena notte e incarcerarlo da oltre otto mesi? È una domanda a cui nemmeno venerdì l’Alta corte ha dato risposta, dopo l’ennesimo ricorso dei legali di padre Stan Swamy, il gesuita indiano arrestato insieme a 15 attivisti lo scorso ottobre e tuttora internato nella prigione di Taloya, a Mumbai. Il 21 maggio i giudici hanno dato parere negativo sul suo rilascio, nonostante il peggioramento de



