Per 30 anni Washington ha investito capitale politico e diplomatico per creare un rapporto con Delhi. È bastata un’estate a Donald Trump per mandare tutto in frantumi. La conferma è arrivata da Tianjin
Non sarà un risultato da Nobel, ma la stretta di mano tra Narendra Modi e Xi Jinping (resa possibile, paradossalmente, da Donald Trump) ha il sapore di un evento destinato a lasciare il segno. C’è chi già la definisce una piccola-grande svolta nella geopolitica contemporanea: al vertice annuale della Shanghai Cooperation Organization, appena concluso a Tianjin, il premier indiano e il presidente cinese si sono incontrati per la prima volta dopo sette anni su suolo cinese, scegliendo di presentar



