la testimonianza

La figlia di un ostaggio israeliano: «Sto aspettando mio padre, ma non so se sia vivo o morto»

La signora Lifschitz ha ricevuto la notifica ufficiale che il padre si trova nella lista dei rapiti israeliani da liberare nella fase uno. «Stiamo trattenendo il respiro. Sono pronta per partire per Tel Aviv. Chi ha deciso di ritardare l’accordo spero senta un peso sulla coscienza»

Nella sua casa piena di piante nell’est di Londra, dove vive ormai da oltre trent’anni, la cinquantatreenne anglo-israeliana Sharone Lifschitz ha da poco ricevuto una notifica importante da parte di un funzionario israeliano. Suo padre, Oded Lifshitz, 84 anni, rapito dal villaggio frontaliero di Nir Oz il 7 ottobre 2023, è nella lista dei 33 ostaggi la cui liberazione è prevista nella fase uno dell’accordo fra Israele e Hamas. Non è una sorpresa: da anziano è normale appartenga con donne e bambi

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