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Israele ha sempre fatto di tutto per portare a casa i propri cittadini. Sarà così anche questa volta?

Salvare gli ebrei a qualunque costo e dare loro riparo dalle persecuzione è la missione all’origine dello stato ebraico. Sulla base di questo principio i governi hanno negoziato con i nemici scambi di prigionieri sulla carta poco vantaggiosi o addirittura incomprensibili. Il devastante attacco di Hamas porta il dilemma del governo in territori inesplorati

Il 16 luglio 2008 alla frontiera Israele-Libano i corpi di Eldad Regev e Ehud Goldwasser, due soldati israeliani rimasti uccisi durante la guerra del 2006, venivano riconsegnati alle famiglie in presenza delle cariche istituzionali. Per convincere i miliziani del gruppo armato sciita Hezbollah a finalizzare lo scambio, tuttavia, lo stato ebraico aveva dovuto accettare il rilascio del prigioniero Samir Kuntar, uno dei militanti più disprezzati dall’opinione pubblica. A 16 anni Kuntar era arr

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